Marano, oggi la giornata peggiore sul fronte della raccolta rifiuti. Operatori ecologici infuriati con la vecchia ditta e con il Comune. Non hanno ancora percepito l’ultimo stipendio

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Quella di oggi sarà con ogni probabilità la giornata più difficile sul fronte della raccolta rifiuti. Come se non bastassero le problematiche inerenti alle nuove modalità di servizio (modifica degli orari di lavoro e riduzione del personale), ora entrano in gioco anche le proteste e le lamentele degli operatori ecologici ancora in servizio. In 90 denunciano e attaccano la vecchia ditta, la Falzarano, che nessuno a Marano dovrebbe rimpiangere visti i danni arrecati alla città, che non ha ancora provveduto a liquidare le spettanze (gli stipendi) del mese scorso. Il Comune ha sborsato di recente 600 mila euro. Soldi per uno degli ultimi canoni dovuti all’azienda con sede ad Airola, ma senza garantirsi il pagamento degli stipendi agli operai.

Molti lavoratori, soprattutto quelli non residenti a Marano, sono in una situazione di grave precarietà economica e tanti, già a partire da domani, non si recheranno sul posto di lavoro. Altri potrebbero incrociare le braccia, altri ancora annunciano proteste. Il risultato di questa miscela esplosiva la potrete notare domani per le strade della città.

I cumuli aumenteranno a dismisura, per le ragione appena descritte e per una serie di fattori ben noti: il personale è stato ridotto (da 107 a 90 unità), in strada, tra permessi e malattie, lavorano poco più di 70 persone; le modalità di raccolta sono cambiate: niente extra per il notturno e lavoro mattutino. E ora la grana degli stipendi. Urge l’intervento di qualche organo sovracomunale, che qualcuno prenda in mano la situazione. Così non si può più andare avanti. L’amministrazione cittadina non è in grado di gestire la situazione né tanto meno si assume la responsabilità di variare l’attuale capitolato d’appalto, né tanto meno riesce ad imporsi con la Falzarano.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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