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La stesura del nuovo Regolamento che disciplinerà il trasferimento dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata nel patrimonio indisponibile del Comune di Napoli è stata al centro dei lavori della Commissione Polizia Locale e Legalità, presieduta da Pasquale Esposito. Le nuove linee guida nazionali offrono opportunità significative, ha sottolineato il presidente Pasquale Esposito, consentendo di mettere a reddito i beni confiscati non per fare cassa, ma per reinvestire i proventi nella gestione e valorizzazione degli stessi. Attualmente a regolare l’acquisizione e l’assegnazione dei beni confiscati alle mafie trasferiti al patrimonio indisponibile del Comune di Napoli sono le linee guida del 2019 e la riunione odierna è stata dedicata all’ascolto degli Enti del Terzo Settore.
La presidente del Consiglio comunale Enza Amato ha ringraziato tutti coloro che stanno contribuendo alla costruzione del regolamento, ricordando l’impegno preso a luglio nel forum sui beni confiscati di elaborare il documento attraverso un percorso di ascolto. Ha ribadito la necessità di realizzare un regolamento utile e concreto per chi opera quotidianamente nella gestione dei beni confiscati. Non bisogna limitarsi a seguire quanto previsto dalle normative vigenti, ma va anche elaborato un documento che sia concretamente utile a chi opera sul territorio, ha spiegato Amato. L’obiettivo è supportare in modo efficace l’Amministrazione comunale nell’utilizzo appropriato dei beni pubblici. A tal fine è fondamentale ascoltare le proposte e i suggerimenti del Terzo Settore, così da individuare insieme le soluzioni più utili, efficaci ed efficienti.
Presenti circa 50 organizzazioni del Terzo Settore, abilitate a seguito di un avviso pubblico di consultazione, le quali hanno fornito diverse indicazioni: rafforzare il monitoraggio, la trasparenza e la partecipazione attiva, prevedendo co-programmazione e co-progettazione; regolarizzare l’affidamento delle assegnazioni; prevedere un focus sia sui costi di gestione e di investimento per la valorizzazione dei beni sia per la risoluzione degli abusi edilizi. Infine va prevista l’obbligatorietà delle finalità sociali nella gestione dei beni confiscati.
L’assessore al Patrimonio e Bilancio, Pier Paolo Baretta ha ribadito che la finalità sociale è e deve restare centrale nella gestione di questi beni, senza contrapposizioni con finalità economiche che non devono mirare a fare cassa. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di regole economiche chiare per garantire efficienza e risultati concreti. Ha, inoltre, evidenziato la necessità di rafforzare la partecipazione diretta del Comune nella gestione di questi beni.
In conclusione, il presidente Esposito ha proposto di elaborare il regolamento all’interno della commissione competente. La bozza, sviluppata tenendo conto degli interventi emersi durante l’incontro, sarà inviata ai partecipanti per una prima valutazione. Successivamente, verrà discussa e approvata in commissione per poi essere presentata alla Giunta comunale per la delibera finale.
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