COMUNI. IL PUGNO DURO DI PIANTEDOSI IN CONTRASTO CON LA LINEA SOFT DI MOLTI PREFETTI CHE PREFERISCONO NON ENTRARE NELLA “SCAZZETTA POLITICA”: A CASERTA ARRIVA LA COMMISSIONE D’ACCESSO

0
Matteo Piantedosi, capo gabinetto, durante la conferenza stampa al Viminale per illustrare i contenuti della direttiva Scuole sicure, Roma 05 Settembre 2018 ANSA / LUIGI MISTRULLI
871 Visite

Che Matteo Piantedosi fosse un Prefetto di ferro questo si sapeva, ma che fosse anche un bravo Ministro dell’Interno era tutto da appurare. E invece in questo anno e mezzo di governo si è dimostrato molto risolutivo e diretto, al di là di qualche piccola défaillance mediatica, ha mostrato sin dal primo giorno una linea dura. Piantedosi è un tecnico, fa poca politica, e sa bene che i Comuni nelle regioni più calde come Campania, Calabria, Sicilia e Puglia meritano un attenzione particolare, perchè più esposte vuoi per parentele vuoi per collegamenti diretti, sono più soggette ad avvicinamenti da parte della criminalità organizzata.

Il “povero” Piantedosi, in alcuni casi, è stato persino costretto ad agire in prima persona per colmare le mancanze di alcuni Prefetti che nei loro territori preferiscono mantenere un profilo basso, nonostante siano al cospetto di tante amministrazioni palesemente borderline.

Dopo il caso Bari che ha scatenato una bufera mediatica, e su cui ribadiamo, Piantedosi ha fatto bene ad inviare la Commissione d’Accesso perchè sul Comune incombeva un’inchiesta proprio per un filone di mafia, ora l’attenzione si concentra su un altro grande Comune: Caserta, dove, secondo quanto riportato da CasertaCe: “il focus sarà relativo alle determine e le delibere legate agli appalti, dopo l’inchiesta che ha portato all’indagine nei confronti degli ex vicesindaco e assessori, nonché re delle preferenze, per la procura legate alle famiglie Capone e Rondinone, con componenti vicini al clan Belforte, ovvero Emiliano Casale e Massimiliano Marzo.”

Ad agosto 2024 il report di Piantedosi registra 17 comuni sciolti dal Governo Meloni, ma il trend è destinato ad aumentare. Proprio di recente ha deliberato lo scioglimento dei Consigli comunali di Stefanaconi (VV) e di Calvi Risorta (CE).

Ora ci aspettiamo che il Ministro dell’Interno si concentri anche su tanti comuni dell’Area Nord di Napoli dove ancora troppe sono le anomalie e le ingerenze della criminalità organizzata. Buona parte dell’economia è gestita dai clan, molto spesso esponenti politici sono imparentati direttamente con soggetti di spicco delle consorterie criminali, oltrechè vi è la presenza di imprese destinatarie di appalti pubblici, in settori soggetti ad inquinamento, che fanno il bello e cattivo tempo: non rispettano i capitolati e gli uffici stanno a guardare. Capita, talvolta, che comuni, già sciolti, facciano affidamenti di piccola entità sempre a stesse aziende e/o associazioni senza esperire le richieste di informazioni antimafia previste dalla normativa.

Insomma si dovrebbe partire da capo, ma Piantedosi ha messo buone basi. Staremo a vedere. Purtroppo c’è da constatare che dall’insediamento del Prefetto Di Bari nessuna commissione d’accesso è stata inviata nei comuni del napoletano. Durante la gestione Valentini e Palomba, invece, diversi accessi erano stati eseguiti sia nei confronti di amministrazioni di centro sinistra che di centro destra. Si era vociferato di un imminente invio di una commissione in un comune a nord di Napoli, ma ad oggi non si hanno conferme ufficiali.

C’è il sospetto che qualcuno in parlamento voglia depotenziare o modificare la legge sugli scioglimenti dei consigli comunali. Se ne parla da tempo e qualcosa già bolle in pentola. Non dimentichiamo che poco più di due anni fa, l’ex Ministro Lamorgese introdusse delle significative modifiche sul fronte delle interdittive antimafie. Interdittive e scioglimenti sono regolate dagli stessi prinicipi: si tratta di misure amministrative (e non penali) a carattere preventivo, che lo Stato utilizza quando ritiene che sussistano elementi di ipotetico condizionamento mafioso. Questa modalità non è mai piaciuta alla classe politica, in quanto ritenuto poco garantista e difficile da contrastare nelle sede di giustizia amministrativa.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti