“Talenti Vesuviani 2023”

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Domenica 17 c.m. nella biblioteca di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano, tra le autorità cittadine politiche e istituzionali si è svolta la premiazione della XVII edizione di “Talenti Vesuviani 2023” nel ricordo di Gelsomina Verde, vittima innocente della camorra che vedeva la presenza del fratello Francesco e delle autorità politiche e istituzionali locali.

Tra i premiati oltre al noto attore Gino Rivieccio, che ha ricevuto il premio alla carriera nella sezione poesia comica, è ritornato tra gli essi, il “meno noto” Ernesto Russo per ritirare il prestigioso trofeo nella sezione legalità, da parte dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Forse, o sicuramente, proprio per dare un forte segnale, che lì a Volla non è solo a sostenere la sua lotta a difesa dei suoi diritti.

Ho sempre avuto fiducia nelle istituzioni. In primis nell’Arma che mi è stata, e mi è vicina. Basterebbe dare un’occhiata ai verbali di servizio presso la tenenza di Volla.” Ha esordito Russo.

   “Da piccolo sognavo di fare il poliziotto; il carabiniere e stare dalla parte buona: in quella parte buona ci sono, ma da semplice cittadino. In più occasioni ho rischiato la vita. Ma non mi arrendo. Non mi giro dall’altra parte. E se oggi sono qui a raccontare tutto questo è proprio grazie ad un carabiniere che non perdeva occasione di addestrarmi: davanti all’estremo pericolo sgombra la mente dai ricordi; dagli spazi per poter reagire.” Scandisce con tranquillità e chiarezza il “premiato” davanti ad un pubblico attento ad ogni sua parola, che tra gli altri sedevano numerose forze dell’ordine.

Alle procure ho portato i fatti, le prove, stanno seguendo il caso. Ho ricevuto numerosi riconoscimenti come questo per aver difeso la legalità e la mia dignità di onesto cittadino. Sono orgoglioso. Ognuno di noi è un esempio, tant’è vero che diversi cittadini del mio paese hanno esporto denuncia contro faccendieri della speculazione edilizia.” Ha continuato Russo.

Attore di numerose denunce verso chi da diversi anni continua ad affossare i suoi diritti di libero cittadino: “Non voglio diventare né un eroe e né un martire: ma restare un uomo libero senza scendere a compromessi con i faccendieri del cemento speculativo.” Precisa Russo.

Infatti, Volla da anni è un cantiere a cielo aperto, dove solo a pochi è consentito edificare.

Un grazie di cuore lo devo a chi mi dà voce. “Chi resta solo muore” diceva il dottor Falcone.      Non lasciatevi intimidire, sono 12 anni che denuncio; certo questa azione comporta sacrifici, ma è la nostra unica arma; l’unica maniera che ci permette di sperare che cambino le cose.                                             Ringrazio le forze dell’ordine, le istituzioni e anche l’Associazione Talenti Vesuviani, il cui Presidente Vincenzo – che casualmente ci unisce pure il cognome – è sempre molto attento al tema della legalità, e confido molto nel nuovo procuratore dottor Gratteri. Sicuro che darà valore alle mie denunce. Esprimo il desiderio di volerlo incontrare, e vi ringrazio per avermi ascoltato.” Ha concluso Russo tra un caloroso e commovente applauso dei presenti.

 

 

 

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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