L’elezione alla Città Metropolitana del Vice Presidente uscente, Domenico Marrazzo, Consigliere comunale di Qualiano di AZIONE; di Luciano Borrelli, Vice Sindaco di Calvizzano, espressione di Campania Libera; di Salvatore Pezzella , Consigliere comunale di Giugliano del Movimento 5 Stelle e di Antonio Sabino, Sindaco di Quarto, del Partito Democratico, mi inducono a pensare che non solo la realizzazione del Tram Leggero si
avvicina, ma quello che politicamente è più importante, facilita la possibilità di un confronto dialettico che permette a tutte le forze che si ispirano al Riformismo di trovate una sintesi che vada al di sopra di ogni formalismo partitico; formalismo spesse volte impersonato nel singolo politico del momento che per calcoli personali, in alcuni casi, è indotto a frenare il processo di crescita di cui l’intera area giuglianese richiede l’urgenza.
Come da me anticipato in un precedente articolo. Anche questa volta le previsioni si sono realizzate con il vantaggio che gli eletti rappresentano le diverse forze variegate di quell’alleanza progressista e riformista che necessita al Paese, in particolare , nella nostra zona, a Napoli Nord dove i Comuni sciolti per infiltrazione camorristiche richiedono una particolare attenzione per la costruzione di un valida alleanza che si manifesta con una classe politica, preparata e libera da qualsiasi pregiudizio.
Se a questi eletti del comprensorio, aggiungiamo la rielezione di Giuseppe Cirillo, risultato il primo degli eletti nella Lista Progressisti e Riformisti per Napoli, con il quale ebbi un fruttuoso incontro, da consigliere delegato ai trasporti, si avvalora la tesi che l’idea di progetto pensato, diventa realtà. Anche a lui auguro buon lavoro. Considerato che il Tram Leggero, è di possibile attuazione, mentre la Metropolitana del Mare,
rientra nel Piano di completamento del Circuito integrato Regionale Trasporti su Ferro e dovrebbe servire in primis, per una crescita socio-economico, culturale ed occupazionale che non può prescindere da uno sviluppo industriale dell’intera area Nord Ovest di Napoli, sia la zona giuglianese che flegrea.
Qui diventa importante il ruolo della Città Metropolitana , a mio avviso, da trasformare da Ente di secondo livello per l’elezione dei suoi Organi ad elezione diretta dei cittadini, ed evitare che realtà come i Comuni di Marano, Villaricca e Castellammare di Stabia non avendo consiglieri non possano partecipare alla loro elezione. Il Sindaco per legge deve essere solo il Sindaco di Napoli. La Città Metropolitana che prevede al suo interno l ‘ Unione dei Comuni, dovrebbe rivedere anche la conformazione di questi ultimi, riconoscere
le origini storiche: Marano e Quarto un tempo non lontano, erano unico Comune, oggi, divisi e facenti parte di due Unione differenti. Quindi queste tre realtà: la zona giuglianese, la flegrea e quella a ridosso della collina dei Camaldoli, possono rappresentare un tutt’uno collina-mare-pianura con un ruolo complementare e diversificato come un tempo, da riportarle nei ruoli spettanti e non abbandonarli a semplici città dormitorio. Per riconvertire il ruolo che l’urbanizzazione selvaggia ha imposte ad esse, in particolare la città di Marano, servirebbero tre opere ; nel breve periodo un Tram Leggero, nel medio-breve periodo una Metropolitana del Mare, una Strada a scorrimento veloce, collinare, che partisse dalla
zona ospedaliere, riunisse i due Comuni, Marano e Quarto, e raggiungesse lo svincolo di Monterusciello.
Ciò darebbe maggiore respiro al traffico dell’intera zona e recupererebbe e valorizzerebbe il polmone di verde che la colina offre.
Non è il caso di rivolgere lo sguardo verso il mare, anziché verso Napoli come è stato per secoli?
Franco De Magistris
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