Tre comuni in dissesto finanziario: Marano, Villaricca e Melito, uno in pre-dissesto o giù di lì, Qualiano, Calvizzano commissariato per infiltrazioni criminale, Mugnano non più intenzionato a mettere soldi, e Giugliano che non vuol saperne nulla di rientrare in convenzione.
E’ questo lo scenario che anticipa l’ennesima riunione sul Giudice di pace di Marano, in programma domani proprio nella città in cui ha sede la struttura giudiziaria.
Il pomo della discordia è quello di sempre: le spese di gestione dell’ufficio che, lo ricordiamo, sono a carico dei comuni. Marano, che non ha previsto in bilancio le spese per la mensa scolastica, ancora anticipa per tutti gli altri enti. Mugnano, dal canto suo, paventa un’uscita dalla convenzione, come a suo tempo fecero altri comuni, tra cui Qualiano.
Le associazioni forensi e i comitati in difesa del Giudice di pace speravano in un intervento ministeriale. In pratica che fosse il ministero della Giustizia ad accollarsi le spese di gestione e manutenzione. L’iter, però, non ha fatto per ora registrare gli agognati progressi.
Fatto sta che i comuni del comprensorio, almeno la maggior parte di essi, non sono più in grado di potersi accollare tali spese. I conti del dissesto si pagano e chi è alle prese con tale problematica è costretto a lavorare perlopiù in dodicesimi. Una decisione va presa: o dentro o fuori.
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