Secondo i dati di Alessandra Ghisleri la Lega (dal 17 delle urne) è al 32, per Nicola Piepoli è al 30. Cambia, tra i due istituti, il rapporto di forza con l’altro socio di governo, il M5s che la Ghisleri dà al 28,3 (-4,4 rispetto al 4 marzo), mentre Piepoli lo assesta al 30 quindi al pari dei leghisti. Quello che interessa ai sostenitori del governo tuttavia è che la base virtuale di voti per la maggioranza che sostiene l’esecutivo è intorno al 60 per cento.
E allora non sarebbe meglio un partito unico del centrodestra? Non è detto. L’elettorato di area è spaccato a metà. Per Euromedia i favorevoli rappresentano il 39,8 per cento, mentre i contrarisono poco meno del 43; per Piepoli la situazione è ribaltata (45per cento favorevole, 37 contrario).
Poi c’è il centrosinistra, a dir poco malconcio, anche per i sondaggi. Il Pd è ormai ingessato al 17 per cento, decimale più decimale meno. L’unica altra forza politica nella coalizione che raggiunge una cifra sondabile è PiùEuropa, data intorno al 2. La coalizione, tutta insieme, sarebbe sotto al 20. Non andrebbe molto meglio con il contributo di Liberi e Uguali che attualmente sarebbe sotto la soglia di sbarramento del 3 per cento.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews