Al netto degli annunci e delle promesse del dirigente Giuseppe Bonino, che ebbe a dire (a noi e al commissario Greco) che l’aumento medio Tari non avrebbe superato il 15 per cento, la verità sui rincari Tari di quest’anno, lamentati da tanti cittadini, è la seguente: è cresciuto il costo del servizio rifiuti (visto che la raccolta differenziata non decolla) e il Comune, per coprirlo, ha dovuto aumentare i costi fissi della tassa. In pratica chi ha una casa di oltre cento metri quadri paga molto di più, in termini percentuali, rispetto a chi ha un’abitazione di 70-80 metri quadri. Per costi fissi si intendono i metri quadri dell’immobile e la composizione del nucleo familiare. Per questa ragione ci sono residenti che lamentano aumenti del 22 per cento (comunque superiori al 15 per cento) e altri del 35 o 40. Ai cittadini di Marano diciamo di non “disperare”: tra qualche settimane si ritroveranno bollette dell’acqua ancora più salate: l’aumento minimo sarà del 40-45 per cento.
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