Il piano di riequilibrio proposto dal Comune di Marano rischia la bocciatura. La Corte dei Conti ha mosso alcuni rilievi, ma dal Comune ostentano fiducia. Gli incassi migliorano, ma c’è ancora tanto da fare

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La Corte dei conti non vede di buon occhio il piano di riequilibrio finanziario (il piano di salvataggio) presentato due anni e mezzo fa dal Comune di Marano. Il piano fu predisposto dall’ex dirigente Claudia Gargiulo, che dopo la sequela di errori e scelte incomprensibili commesse a Marano (il più grave riguarda la mancata emissione delle bollette idriche) si è trasferita alla corte di De Magistris. La dirigente è stata convocata nei giorni scorsi in municipio dall’attuale dirigente Bonino, che ha chiesto alcuni chiarimenti su quanto elaborato alcuni anni fa.

La Corte dei Conti ha accesso i riflettori su alcuni aspetti e non è escluso che possa bocciare il piano. Dal Comune, tuttavia, ostentano moderato ottimismo. “La situazione rispetto a due anni fa è notevolmente cambiata e migliorata – riferiscono i responsabili dell’area economico-finanziaria – Abbiamo invertito il trend sul fronte degli incassi, il dissesto finanziario può essere scongiurato”. Alcune entrate, come quelle per i consumi idrici, sono sicuramente migliorate, ma nulla è stato fatto sul fronte della vendita dei beni comunali (era parte integrante del piano presentato alla Corte) né tanto meno sono state adeguate le tariffe agli occupanti delle case popolari e nulla si incassa dalle case acquisite dal Comune, senza contare poi quanto potremmo incassare dalle tabelle e insegne commerciali di nuova realizzazione, molte delle quali non inserite nei database comunali. Infine l’arcinoto problema della 4 mila famiglie che non versano un centesimo per i consumi idrici in quanto non ancora contrattualizzate.

 

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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