Ancora manovre, strategie al Comune di Marano: congelati nuovamente gli spostamenti di alcuni dipendenti e responsabili di settore. Dal prossimo anno cambieranno tante cose: i dirigenti saranno tre e non più quattro. Ecco tutte le novità

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La giostra si è fermata un’altra volta. Al Comune si era ad un passo dal riprendere il discorso sugli spostamenti negli uffici, sia per quel che concerne i responsabili di alcuni settori (Anagrafe, Tributi, Politiche sociali, Patrimonio, Risorse Umane) sia per quel che riguarda le figure intermedie: amministrativi, vigili e geometri. Tutto congelato fino a febbraio, nonostante fossero già stati banditi, e fossero state presentate domande, per alcune posizioni organizzative. Funzioni di responsabilità, insomma, appena al di sotto della sfera dirigenziale.

Lo stop, concertato (con non poche polemiche) tra qualche dirigente e i commissari straordinari, sarebbe dettato da ragioni organizzative conseguenti ai disastri creati dalla prima della delibera di turn over, quella firmata lo scorso giugno dall’ex segretaria generale D’Ambrosio.

Al netto delle disquisizioni e delle polemiche interne, si registra (è un dato di fatto) un secondo congelamento dopo quello dell’estate, quando alcuni dirigenti – con la complicità dei commissari – ritennero di dover bloccare momentaneamente alcuni spostamenti, come quelli di Scotto, Cocca, Russo, D’Auria e altri.

Come andrà a finire? Lo scopriremo entro la fine del mese, se si è trattato dell’ennesimo bluff, questa volta avallato da Di Menna, il sostituto di Reppucci, prefetto alquanto allergico ai cambiamenti, o se finalmente sarà fatto quel che deve essere fatto: per rilanciare il Comune occorre bonificare alcuni settori, mettendo fuori gioco i super chiacchierati, quelli che figurano nella relazione di scioglimento dell’Ente e coloro che da decenni fanno il bello e il cattivo tempo nei propri uffici. Dovrebbero essere almeno quindicina (già individuati) coloro destinati a cambiare aria.

Col nuovo anno cambieranno anche altre cose: le caselle delle dirigenze scenderanno da 4 a 3 (il Comune non può permettersene quattro), l’area Urbanistica e i Lavori pubblici saranno diretti da un solo dirigente, Di Pace, mentre l’architetto Pepe, che ha ricoperto per mesi sia il ruolo di sovraordinato che di dirigente dell’area Urbanistica svolgerà solo funzioni da sovraordinato. Dopo tanti articoli in cui sottolineavamo l’illegittimità della nomina di Pepe, il Comune (meglio tardi che mai) ha finalmente capito che non era più il caso di correre rischi. Come spesso accade, avevamo visto giusto. Purtroppo al Comune, per 11 mesi, anche per ragioni di organizzazione interna per certi versi comprensibili, avevano deciso di chiudere un occhio. Ultima nota: i settori patrimonio e attività produttive saranno scorporate dall’area Urbanistica e inglobate dall’area amministrativa.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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