Migliaia di pratiche edilizie saranno al vaglio degli uffici comunali. E’ il primo provvedimento adottato dall’ente cittadino dopo la scoperta di quattro bollettini, risultati contraffatti, con i quali un utente aveva pagato parte degli oneri relativi ad una pratica di condono edilizio. Una scoperta che ha indotto il dirigente del settore economico-finanziario, Giuseppe Bonino, a sporgere denuncia ai carabinieri della locale Compagnia. C’è il forte sospetto che non si tratti di un caso isolato, bensì di una prassi molto diffusa (gli stratagemma utilizzati sarebbero diversi) e per questo motivo si è deciso di costituire un apposito gruppo di lavoro, che partirà dalle pratiche del progetto condono varato due anni fa.
Individuate anche le modalità alla base dei controlli. Sarà verificato, con il sistema del sorteggio, il 10 per cento delle oltre 24 mila pratiche giacenti negli archivi comunali. Novemila sono i procedimenti avviati o conclusi per i tre condoni edilizi (1985, 1994 e 2003), gli altri 15 mila invece si riferiscono ai permessi di costruire e alle licenze rilasciate negli ultimi sette-otto anni. Controlli a campione, insomma, che potrebbero essere ulteriormente approfonditi se, dalle verifiche in corso, dovesse venir fuori un cospicuo numero di truffe.
Ma non è tutto: i dirigenti dei settori coinvolti, Economico-finanziario, Urbanistica e Lavori pubblici, hanno deciso che d’ora in avanti non sarà più consentito rilasciare nulla osta, licenze e permessi se l’utente non avrà prima versato l’intero importo degli oneri previsti. Come dire: prima i soldi e poi la licenza o il permesso di costruire. Una svolta per il comune di Marano, dove fino a ieri – grazie a un discusso provvedimento adottato qualche anno fa dal consiglio comunale – era in uso concedere il via libera e i relativi permessi anche ai richiedenti che avevano optato per la rateizzazione del pagamento degli oneri.
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