Marano, lo strazio dei rifiuti in via San Castrese e in tante altre zone. E il Comune che fa? Sopprime il settore igiene urbana e depotenzia uffici nevralgici

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Via San Castrese, la zona degli sversamenti per antonomasia, è stracolma di rifiuti. Ambo i lati della carreggiata che conduce a Città Giardino sono invasi dalla monnezza. La storia dell’inciviltà dei cittadini, in molti casi vera, ora non regge più. Lo scriviamo da mesi, tanti mesi: il servizio è pessimo, la ditta ha le sue colpe, il Comune, dopo mesi di immobilismo, sta tentando di invertire la rotta ma sui rifiuti siamo ancora all’anno zero. Servono telecamere, uomini motivati, pugno di ferro contro gli incivili e multe, salatissime, contro le ditte, che a loro volta devono pretendere di più dai loro uomini. I sindacati tacciono, sono buoni solo a fare richieste e a protestare quando (ed è giusto che lo facciano) ci sono ritardi nei pagamenti. A Marano l’affare rifiuti è stato sottovalutato e ancora oggi non c’è una strategia per venirne a capo. Il settore igiene urbana, già fortemente depotenziato negli ultimi anni, è stato addirittura soppresso e accorpato all’area lavori pubblici, diretta da pochi giorni da un nuovo dirigente, Pasquale Di Pace, che di rifiuti, però, non si è mai occupato in vita sua. La squadra dei vigili ambientali? Depotenziata. E le guardie ambientali volontarie? Si vedono ogni morte di Papa. Questo è il quadro della desolante situazione.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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