Marano, area Pip: scade oggi la seconda proroga concessa dalla Procura. I lavori richiesti? Tutto ancora in alto mare

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Ultimo giorno di proroga concesso dalla Procura di Napoli nell’area Pip di via Migliaccio. Volgono dunque al termine i 60 giorni concessi dai magistrati di Napoli, che si sommano ai 30 giorni già dati alla fine del 2016. In questo lasso di tempo, 90 giorni, ovvero 3 mesi, il Comune avrebbe quanto meno dovuto redigere una relazione sugli interventi e i costi da sostenere nell’area sequestrata e ritenuta dagli inquirenti non a norma. L’ente cittadino ha affidato tali studi all’ingegner Gianpaolino e ad alcune aziende che fino a qualche giorno stavano eseguendo i carotaggi nella zona oggetto delle indagini. L’ammontare dei costi dovrebbe aggirarsi sui 300 mila euro, che dovrebbero essere sborsati dai Cesaro (ma appare difficile che i titolari della società indagata avallino tale richiesta) o mediante escussione della fidejussione a garanzia dell’opera. I tempi ad ogni modo per l’avvio dei lavori si preannunciano molto lunghi. Ad oggi poco o nulla è cambiato rispetto a tre mesi fa e poco o nulla è stato fatto, tra l’altro, sul fronte dei dei capannoni all’interno dei quali – come accertato dall’ufficio tecnico comunale e ribadito da alcune sentenze del Tar – vengono espletate attività commerciali e non di carattere industriale.

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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