Gomorra dalla A alla Z. L’Alleanza di Secondigliano, i Mallardo, gli intrecci e i vincoli di sangue

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Tutto gira attorno a tre sorelle, le sorelle fanno Aieta, che sposano tre padrini della mala napoletana. Una si sposa con Francesco Mallardo, detto Ciccio ‘e Carlantonio, rampollo del cartello criminale della terza città più grande della Campania, ovvero Giugliano. Un’altra  si lega sentimentalmente a Gennaro Licciardi, alias Gennarino ‘a Scigna, ferocissimo e spietato killer della famiglia omonima che ha come roccaforte la Masseria Cardone. L’ultima sorella invece sposa Patrizio Bosti, detto o’Patrizio, boss del Vasto-Arenaccia.

Questi tre personaggi, dotati di carisma e personalità criminale da vendere, creano assieme all’altro padrino Edoardo Contini un cartello criminale con sottogruppi satelliti che comandano a Napoli e in provincia. Questo cartello è denominato “Alleanza di Secondigliano”.

Col passar degli anni, gli intrecci sentimentali e familiari si estendono ad altre fazioni criminali. Il boss di Giugliano, Giuseppe dell’Aquila, detto Peppe o’ Ciuccio, elemento di spicco dell’Alleanza e cugino dei padroni di Giugliano, intreccia una convivenza con Patrizia Giuliano, sorella dei padrini di Forcella e loro acerrimi nemici. Anche il padrino Patrizio Bosti ha una relazione con Erminia Giuliano, detta Celeste. Invece Marianna, la figlia di Luigi Giuliano, sposa il rampollo della famiglia Mazzarella di San Giovanni a Teduccio: cioè Michele, figlio di Vicienzo ‘o pazzo. Ettore ‘o Russo, il figlio di Patrizio Bosti, sposerà invece una figlia di Marittiello Lo Russo, alias “Capitone”, oggi collaboratore di giustizia.

© Copyright lo sceriffo, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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