La Teknoservice, per dirla con un antico proverbio, si sta prendendo il dito con tutta la mano. I mezzi della Teknoservice, il cui contratto scade tra qualche giorno, escono in strada alle 21,30 o giù di lì. Troppo presto, soprattutto per i locali, i pub, i ristoranti che hanno orari diversi dai normali esercenti.

Escono presto perché con gli stessi mezzi devono operare il mattino dopo, ovvero alle 4,30, anche a Giugliano, dove l’azienda ha ottenuto l’appalto prima di arrivare a Marano.

La Teknoservice non ha un cantiere a Marano e, pertanto, non si sa a chi rivolgersi soprattutto per gli ingombranti. Ormai siamo all’anarchia e ci si affida a qualche conoscente o al buon cuore di qualche operatore. Il numero verde di un tempo è disattivato.

La Teknoservice, come la Ego Eco in precedenza, non garantisce lo spazzamento quotidiano delle arterie. La Teknoservice incassa però la bellezza di 430 mila euro al mese, che sarebbero comprensivi anche per il servizio di spazzamento. I cittadini pagano, l’ente paga e allora Teknoservice faccia il suo dovere, oppure qualcuno provveda ad applicare le relative penali. Cosa fa il dirigente del settore? Hai mai fatto un giro per la città? Si è mai interessata alla cosa? Le legge le relazioni dei sorveglianti? E il commissario Fico è stato informato su quanto accade? Cosa si aspetta? La dottoressa D’Ambrosio avrebbe il dovere di convocare i vertici della ditta al Comune e di pretendere maggiore qualità e costanza nello svolgimento del servizio.

Il Comune, dal canto suo, non aiuta la ditta in quanto l’isola ecologica non è stata ancora aperto e ciò si ripercuote sulla qualità del servizio di raccolta.  Per non parlare poi della raccolta dei cartoni, con tanti commercianti che si accordano con i privati per lo smaltimento degli stessi. E il Comune resta a guardare.

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