I russi si ritirano da Kherson, uccisi e feriti oltre 100 mila soldati

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Sergei Shoigu, ministro della Difesa della Federazione Russa, ha dato ordine all’esercito di ritirarsi dalla città di Kherson, occupata dallo scorso primo marzo, e stabilire una nuova linea di difesa sulla riva orientale del fiume Dnipro. Se confermata, si tratterebbe di una delle più grosse ritirate della Russia e un possibile punto di svolta della guerra.

Kherson è infatti la più grande città conquistata dai russi nelle prime settimane dell’invasione e la capitale della regione omonima, una delle quattro di cui Vladimir Putin proclamò l’annessione a settembre, affermando che sarebbero rimaste russe “per sempre” e protette dall’ombrello nucleare di Mosca. Le stime dell’estensione di territorio finora occupato a ovest del Dnipro variano tra i 3700 e i 4300 metri quadri.

Sergei Shoigu, ministro della Difesa della Federazione Russa, ha dato ordine all’esercito di ritirarsi dalla città di Kherson, occupata dallo scorso primo marzo, e stabilire una nuova linea di difesa sulla riva orientale del fiume Dnipro. Se confermata, si tratterebbe di una delle più grosse ritirate della Russia e un possibile punto di svolta della guerra.

Kherson è infatti la più grande città conquistata dai russi nelle prime settimane dell’invasione e la capitale della regione omonima, una delle quattro di cui Vladimir Putin proclamò l’annessione a settembre, affermando che sarebbero rimaste russe “per sempre” e protette dall’ombrello nucleare di Mosca. Le stime dell’estensione di territorio finora occupato a ovest del Dnipro variano tra i 3700 e i 4300 metri quadri.

Il generale Sergei Surovikin, comandante di tutta quella che il Cremlino chiama “operazione speciale”, ha riferito a Shoigu, ripreso dalla televisione di stato, che non era più possibile inviare rifornimenti sulla sponda occidentale del fiume: “Comprendo che sia una decisione difficile, ma allo stesso tempo così facendo preserviamo ciò che è più importante, la vita dei nostri soldati e, in generale, l’efficacia dell’esercito, che sarebbe futile concentrare in un’area limitata della sponda occidentale”. Shoigu ha risposto di essere d’accordo: “Per noi la vita dei soldati russi è sempre una priorità, e dobbiamo anche tenere in considerazione la minaccia alla popolazione civile. Si proceda al ritiro e si prendano tutte le misure necessarie per trasportare in sicurezza personale, armi e mezzi oltre il fiume”

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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