Una delegazione di operatori del mercato ortofrutticolo di via Unione Sovietica, destinatari dei provvedimenti di chiusura sottoscritti dai commissari straordinari, si sono recati ieri al Comune dove hanno interloquito con i commissari Greco e Di Menna. Gli operatori hanno ribadito le loro idee, chiedendo di individuare soluzioni alternative alla chiusura degli stand; i commissari, dal canto loro, hanno deciso di consentire loro (con un nuovo atto) di poter vendere la merce (fuori dagli stand) per altri dieci giorni (a partire da ieri, giorno in cui sono stati notificati gli atti). L’ordinanza che avevano firmato nei giorni scorsi aveva effetto immediato.
Pertanto la situazione, dopo tre giorni di stallo, è la seguente: gli stand sono aperti e i concessionari potranno vendere fino e non oltre il 30 agosto, in modo da poter alienare la merce già comperata. Dopo il 30 il Comune non consentirà (questo è quanto riferito dai vertici comunali) altri tipi di operazioni all’interno della struttura. I commissari hanno ribadito, tra l’altro, che la struttura non solo non è a norma ma che i concessionari (per tre operatori sarà necessario produrre ordinanze ex novo poiché subentrati negli anni a quelli un tempo presenti nella struttura) non hanno alcun titolo per poter rimanere negli spazi comunali.
Loro, gli operatori del settore, in questi dieci giorni ultimeranno l’iter per il ricorso al Tar (studio Marone), con il quale sperano di sospendere quanto meno l’efficacia delle ordinanze comunali di chiusura, per poi trattare con la futura amministrazione comunale. La partita, dunque, è ancora aperta. In tre giorni è già accaduto tutto e il contrario di tutto e nei prossimi nove ne vedremo ancora delle belle, come accadde per il Pip.
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