Abusi edilizi dimenticati. La destinazione per fini sociali di una palazzina di via San Tommaso, zona Città Giardino, che doveva essere sgomberata e abbattuta richiama alla mente la storia del fabbricato di via Platone, anch’esso acquisito dal Comune e mai sgomberato o demolito da nessuna giunta e nessun commissario straordinario. Tu chiamali, se vuoi, paradossi maranesi. E’ una storia, quella degli appartamenti di via Platone, civico numero 10, che abbiamo già raccontato in passato e che oggi è tornata prepotentemente alla ribalta. Premessa. Le case di via Platone sono abusive, almeno secondo quanto riscontrato nel 2003 dal Comune, e pertanto furono acquisite al patrimonio comunale.
L’amministrazione dell’epoca, quella Bertini, non sgomberò gli occupanti che avevano acquistati gli appartamenti da uno dei palazzinari di Marano. Le famiglie, in pratica, sono rimaste per oltre quindici anni negli immobili di proprietà comunale e senza versare alcunché all’ente cittadino, che in quel periodo pensò di salvaguardare gli acquirenti in buona fede facendo loro versare un canone mensile all’ente cittadino.
I soldi, però, nelle casse del Comune non sono mai entrati, le famiglie non sono state sgomberate e i vecchi palazzinari, in odor di camorra, continuano a ricevere il fitto.
Statene certi, andrà così anche per la palazzina di Città Giardino, che secondo la Procura di Napoli doveva essere abbattuta e sgomberata fin dal 2006, epoca in cui fu emanata la sentenza definitiva. Andrà così, il percorso creato anche oggi dagli attuali amministratori comunali, dall’architetto Pepe, a capo dell’area Urbanistica, e da qualche tecnico comunale “amico degli amici”, è identico a quello orchestrato da Bertini nel lontano 2003.
Tutto finirà nel dimenticatoio, insomma.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews