Camorra, la lotta interna agli Amato-Pagano nel 2014. Il pentito: “Volevamo fare fuori il fratello di Mariano Riccio, che aveva spodestato i vecchi affiliati da Mugnano”

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Il pentito Antonio Accurso, in un verbale del 2014 agli atti dell’ordinanza che ha portato in carcere Rosaria Pagano, sorella di Cesarino, e altri 18 affiliati agli Amato-Pagano, rivela informazioni sullo scontro in atto in quel periodo tra un gruppo di scissionisti, alcuni dei quali legati alla Vinella Grassi, in particolare Accurso, “Cicciariello, ‘o Gemello, Raffaele Mauriello e Napoleone, e Mariano Riccio e i suoi sodali: la batteria, gli uomini di Marano (nella foto), poi uccisi o arrestati nei mesi successivi.

Lo scontro era dovuto al fatto che Riccio aveva piazzato i suoi uomini sulle piazze di Mugnano, spodestando i vecchi affiliati. Riccio avrebbe continuato a farlo sistemando al loro posto il fratello. Il piano dunque era quello di uccidere Alfonso Riccio, fratello di Mariano, e di mettere anche fuori gioco “Tonino ‘o russo” e “Michelino”. Il gruppo opposto a Mariano cercò – secondo le rivelazioni di Accurso (in parte segretate, ci sono diversi omissis) – appoggi a Marano attraverso Paolo Abbatiello, che a sua volta ne avrebbe parlato con qualche esponente della famiglia Simeoli (non è chiarito di chi si trattasse) che avrebbe poi dato la sua disponibilità ad eseguire il piano anche in ragione degli scontri avuti con i Riccio.

Gli scissionisti concertarono – sempre secondo Accurso – anche l’omicidio di Alfonso Riccio, ma temevano il pentimento di Mariano, a quel tempo in carcere. Non se ne fece nulla perché ci fu un incontro con Alfonso, il quale avrebbe garantito il suo “ritorno” tra gli Amato-Pagano dopo “aver recuperato i soldi del fratello, quelli frutto della gestione del traffico di cocaina, estorsioni e gioco ancora in mano a “Tonino ‘o Russo”. Nel verbale si fa riferimento in qualche passaggio anche all’omicidio di Andrea Castiello, altro sodale di Riccio e amico di Antonio Ruggiero (caso di lupara bianca), ammazzato e ritrovato in una discarica di Casandrino.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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