Clan Polverino, l’arresto di Brunitto. I carabinieri sulle tracce degli ultimi tre super latitanti

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Visibilmente stanco, provato, poco curato rispetto al passato. Così è apparso ai carabinieri, e lo si evince anche dalle foto del prima e dopo latitanza, il fuggitivo Alessandro Brunitto, elemento di spicco del clan Polverino, catturato poco fa dai militari dell’Arma di Napoli in una casa abbandonata a pochi chilometri in linea d’aria dalla sua area di interesse.

Quando i carabinieri hanno fatto irruzione l’uomo non ha opposto resistenza né ha tentato la fuga, lasciandosi ammanettare. Era disarmato e in possesso solo di suoi documenti, vecchi.

Nel “covo”, a Lusciano, la città in cui è nato e in cui risiede la famiglia d’origine, è stata rinvenuto e sequestrato anche un “pizzino” che stava scrivendo a una delle sue sorelle per darle indicazioni chiare e particolareggiate per raggiungerlo, con tanto di spiegazione delle accortezze da adottare per sviare o vanificare eventuali pedinamenti delle forze dell’ordine.

Negli ultimi giorni Brunitto, particolarmente esigente per il cibo, chiedeva con insistenza a una delle sorelle di portargli o fargli portare dei piatti ricercati.

Ora i carabinieri sono sulle tracce degli ultimi super ricercati: Giuseppe Simioli, o’ petruocelo”, Antonio Polverino, alias zi Totonno e Geppino ceppa e fung.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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