Marano, la tristissima parabola di Fratelli d’Italia. Da partito di governo a livello nazionale a forza assente a livello locale. Del coordinatore nominato mesi fa non ve ne è traccia…

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Il neo-nominato segretario cittadino di Fratelli d’Italia, Lello Garramone, sembra essere un novello Ghostbuster, trasformatosi in una leggenda metropolitana, in un’apparizione fugace che nessuno è in grado di confermare. Le ricerche, condotte con la meticolosità di un archeologo alla ricerca di un reperto perduto, si sono rivelate infruttuose. Forse è un supereroe in incognito? O forse, semplicemente, un’entità politica priva di autonomia e rappresentatività?

La consigliera comunale Schiattarella, sempre in quota Fdi, dal canto suo ha optato per una strategia di presenza selettiva, manifestando un interesse quasi spasmodico per la scuola di San Rocco (su cui il sindaco del Pd, Morra non ha lesinato elogi alla stessa) e il Giudice di Pace, mentre il resto della città affoga in un mare di problematiche irrisolte.

Immondizia che si accumula come montagne, strade che sembrano un percorso a ostacoli per fuoristrada, loculi che non vengono consegnati nonostante gli annunci, traffico che paralizza le principali arterie e un malcontento cittadino che cresce giorno dopo giorno.

Ma il vero colpo di scena di questa tragicommedia politica è il silenzio assordante di Fratelli d’Italia sulla nomina, avvenuta mesi fa, della commissione d’accesso al Comune. Un pool di ispettori che potrebbe decretare il quinto scioglimento per mafia dell’ente.

Un silenzio che parla più di mille discorsi. L’ombra della commissione d’accesso, che dovrebbe far luce sulle scelte amministrative della maggioranza, sembra non turbare minimamente il sonno dei rappresentanti del partito di Giorgia Meloni, quest’ultima molto attenta a determinati temi.

E le ombre, a Marano, non mancano: scelte amministrative discutibili, modalità di affidamento di appalti e servizi che fanno riflettere e un’atmosfera di sospetto che avvolge il palazzo comunale. Un quadro che, anziché suscitare una vigorosa opposizione, sembra aver trovato una strana unità di vedute.

Un’alleanza silenziosa? Un tacito accordo? Chissà. Il tutto è stato sempre smentito dai “fratelli” e dalle sorelle”.

In questo scenario surreale, i cittadini di Marano si interrogano: è questa la nuova frontiera dell’opposizione? Un’opposizione che si manifesta con l’assenza, con il silenzio? Mentre il segretario cittadino continua a giocare a nascondino e la consigliera a comparire a intermittenza, la città attende con un misto di rassegnazione e sarcasmo il prossimo capitolo di questa saga politica, dove la realtà supera di gran lunga la più fervida immaginazione.

© Copyright Bruno Giaquinto, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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