Il decreto fiscale è legge: dal Bonus Natale al taglio delle liste d’attesa, ecco cosa prevede

0
948 Visite

Con 151 voti a favore, 111 contrari e 4 astenuti la Camera ha approvato il decreto fiscale, che era già stato approvato al Senato e, dunque, diventa legge. Nel provvedimento è confluito anche il decreto con il concordato bis, riaperto fino al 12 dicembre, e l’allargamento della platea del bonus Natale. E ancora, risorse per quasi 4,7 miliardi per il credito di imposta Transizione 4.0. Arrivano, poi, 20 milioni in più per gli straordinari delle forze armate, stanziamenti per 343 milioni per Autostrade dello Stato e altri fondi per combattere l’emergenza del granchio blu e per la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Via libera anche a una misura che consente agli enti locali di continuare a usare per tutto il prossimo anno le risorse erogate per il coronavirus nel 2020 e 2021 per abbattere le liste d’attesa. Ecco nel dettaglio cosa prevede la legge.

Il provvedimento dà il via libera al Bonus Natale da 100 euro, atteso con la tredicesima ed esteso ai genitori single con reddito entro i 28mila euro portando i beneficiari potenziali a 4,5 milioni di persone, circa il triplo rispetto alla precedente edizione. Il bonus potrà però essere percepito, su richiesta, da un solo coniuge nello stesso nucleo famigliare. Arrivano inoltre 20 milioni in più per gli straordinari delle forze armate.

L’intervento per tagliare le liste d’attesa nella sanità

Il decreto fiscale introduce anche misure per tagliare le liste d’attesa nella sanità. Le Regioni potranno recuperare le risorse non spese stanziate durante l’emergenza Covid per attuare i piani operativi di smaltimento. Nel dettaglio i fondi andranno al potenziamento delle prestazioni aggiuntive e al coinvolgimento di operatori privati accreditati. Inoltre non ci saranno sanzioni pecuniarie per gli enti locali in caso di mancato invio della certificazione Covid per il 2022. In caso di risorse Covid utilizzate nel 2022 e successivamente non certificate la penalità a carico dell’ente inadempiente si è già configurata automaticamente, sotto forma di obbligo di restituzione allo Stato delle risorse di cui non si è certificato l’impiego. Per quanto riguarda il Payback sanitario la definizione delle quote spettanti alle Regioni da parte delle aziende l’Aifa terrà conto oltre che del numero degli abitanti anche della quantità di sforamento.

La proroga per le partite Iva e la riapertura dei termini per il concordato

Slitta dal 2 dicembre al 16 gennaio il termine per il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi per i titolari di partita Iva che nell’anno precedente hanno dichiarato ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170 mila euro. La proroga non riguarda il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi dovuti all’Inail. I contribuenti potranno effettuare il versamento del secondo acconto in unica soluzione oppure in cinque rate mensili di pari importo, da gennaio a maggio 2025.

Luce verde alla riapertura fino al 12 dicembre dei termini per l’adesione dei soggetti Isa al concordato preventivo biennale scaduto il 31 ottobre. Il concordato consente per due anni di pagare le tasse sulla base di una proposta formulata dall’Agenzia delle Entrate, coerente con i parametri contenuti nelle banche dati a disposizione dell’amministrazione finanziaria e i redditi dichiarati dal contribuente. Esclusi dalla remissione dei termini i soggetti con regime forfetario. Con le risorse reperite il governo intenderebbe tagliare le tasse al ceto medio abbassando dal 35% al 33% l’aliquota del secondo scaglione Irpef.

Arrivano risorse per quasi 4,7 miliardi per il credito di imposta Transizione 4.0, ovvero quello riconosciuto per gli investimenti utili alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

Gli stanziamenti per Autostrade dello Stato e per il trasporto pubblico locale

Aumentano di 343 milioni di euro le risorse per il patrimonio di Autostrade dello Stato, la società in-house del ministero delle Infrastrutture controllata dal Mef per la gestione di tratte autostradali. I fondi sono destinati all’acquisizione dei diritti e obblighi legati alle partecipazioni azionarie di Anas in Concessioni Autostradali Venete, Autostrada Asti-Cuneo, Società italiana per azioni per il traforo del Monte Bianco e Società italiana traforo autostradale del Frejus. Per quanto riguarda poi il trasporto pubblico locale il decreto fiscale introduce un incremento di 50 milioni per il 2024 del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del servizio.

I fondi per l’emergenza granchio blu, nessuna modifica al canone Rai

Stanziati 3,7 milioni di euro per l’anno 2024 al commissario straordinario nazionale per l’emergenza del granchio blu per indennizzare le imprese della pesca e dell’acquacoltura di Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Veneto che hanno subito danni a causa della diffusione del granchio blu. Nessuna modifica al canone Rai, che resta fissato a 90 euro in linea con quanto prevede la nuova Legge di Bilancio. Infine, è previsto l’aumento di 3 milioni di euro al tetto per i contributi ai partiti.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti