GIUGLIANO, AVEVAMO RAGIONE NOI: RISCHIANO L’ARRESTO I COINVOLTI NELL’INCHIESTA SUI RIFIUTI. POZIELLO SI E’ DIMESSO. AL COMUNE SI INSEDIERA’ PRESTO UNA COMMISSIONE D’ACCESSO

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Le carte dell’inchiesta di Giugliano, come anticipato da Terranostranews: il sindaco Pirozzi e l’ex sindaco Poziello, oggi consigliere, rischiano di finire ai domiciliari. I due politici saranno interrogati a novembre, come previsto dalla riforma Nordio, che nessun giornale – tranne noi – ha citato in queste ore. Quindi, contrariamente a quanto scritto da un giornale dell’area giuglianese, il rischio arresto per i due è concreto. In particolare, secondo la Procura, si sarebbero adoperati per far sì che la ditta Teknoservice si riaggiudicasse l’appalto a Giugliano. Poziello avrebbe ricevuto soldi, mentre Pirozzi si sarebbe “limitato” a segnalare alcune persone da inserire nella ditta: raccomandazioni, insomma. L’ex assessore all’ambiente Grimaldi, invece, avrebbe intascato soldi e un orologio di valore. I due amministratori, Poziello e Pirozzi, starebbero meditando se dimettersi. Il Comune, anche per altre vicende, è a rischio scioglimento. Poziello, poco fa, si è dimesso. Ora si attendono le determinazioni di Pirozzi.

Nell’inchiesta figurano anche i nomi di diversi maranesi: l’ex sindaco Visconti, l’ex vicesindaco D’Alterio e diversi dipendenti comunali tuttora in servizio all’ufficio igiene urbana. Per due di loro è stato chiesto l’arresto, Abbatiello e Iorio. Un’inchiesta condotta inizialmente dal pm Di Mauro, oggi aggiunto a Napoli nord, e poi passata al collega Sirignano di Napoli nord. Le indagini furono curate dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, la cui sezione all’epoca era coordinata dal maggiore Bagarolo, l’uomo che arrestò – nel 2018 – l’allora latitante e capoclan Antonio Orlando, alias Mazzolino.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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