Marano, bocciato il ricorso di Visconti: ecco cosa scrivono i giudici del Tar del Lazio. “Mancate demolizioni, frequentazioni inquietanti e scarsi controlli sulle ditte in odor di camorra”

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Il Tar del Lazio, pronunciandosi nel merito, ha dunque bocciato il ricorso dell’ex sindaco del Pd Rodolfo Visconti.

Entrando nel merito del provvedimento, pubblicato nella giornata di oggi, si legge quanto segue:

  1. Il provvedimento di scioglimento di un Comune per camorra non prevede la necessaria audizione dei soggetti coinvolti, essendo essa incentrata sull’attività di monitoraggio degli ispettori della prefettura e sull’analisi delle segnalazioni pervenute nel corso delle amministrazioni succedutesi circa cointeressenze della criminalità nella gestione dell’ente. Non vi è dunque alcun aspetto di dubbia costituzionalità così come paventato dai legali di Visconti.
  2. I numerosi elementi riportati nella relazione, a sostegno del condizionamento dell’ente da parte di ambienti criminali, evidenziano un quadro probatorio idoneo a supportare le determinazioni adottate dal Consiglio dei ministri.
  3. Le vicende che costituiscono il presupposto per lo scioglimento di un consiglio comunale devono essere analizzate nel loro insieme, e non atomisticamente, e risultare idonee a delineare una ragionevole ricostruzione.
  4. Il prefetto ha evidenziato, in particolare, che sei consiglieri comunali su 24 erano già in carica nell’amministrazione sciolta nel 2016 e che sussistono (vicenda Bertini a parte, l’ex sindaco è tuttora rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa) inoltre numerose frequentazioni tra gli eletti e alcuni esponenti delle consorterie criminali.
  5. E’ stato rilevato, al riguardo, che il sindaco Visconti ha una indiretta parentela con la famiglia Nuvoletta; infatti la madre del sindaco è cugina di Sabatino Solla, cognato di Giovanni Nuvoletta, figlio del capoclan Lorenzo.
  6. Luigi Carandente, consigliere comunale, figlio di Michele, già assessore di Marano agli inizi degli anni 90 e candidato sindaco nel 2001, risulta segnalato per vari reati tra cui omicidio colposo e reati contro la pubblica amministrazione. Michele, padre di Luigi, è sposato con la figlia di Antonio Orlando, capostipite dell’omonimo gruppo criminale; Carandente è dunque il nipote di ‘o Mastrone, il quale è fratello della deceduta Maria Orlando, madre del defunto boss Lorenzo Nuvoletta.
  7. Vincenza Carandente, consigliera, è la cugina del predetto Luigi ed è anche lei imparentata con le famiglie Orlando e Nuvoletta.
  8. Lorenzo Di Marino, consigliere, è coniugato con una Orlando, nipote di Antonio, capo dell’omonimo clan. Quest’ultimo risulta essere stato sottoposto a numerosi controlli di polizia e, in particolare, fermato con Raffaele D’Alterio, pluripregiudicato, e con Sabatino Cerullo, alias Ciccio Pertuso, ritenuto elemento apicale del clan Polverino.
  9. La relazione ispettiva ha poi confermato la contiguità con ambienti criminali di numerosi dipendenti inseriti in settori esposti a rischio corruttela e interferenza malavitosa, così come evidenziato anche dall’inerzia degli uffici comunali nei confronti di imprese riconducibili alle famiglie delle organizzazioni mafiose del territorio.
  10. Nel provvedimento del Tar viene inoltre stigmatizzato il ricorso al continuo avvicendamento di segretari comunali.
  11. In relazione ai provvedimenti interdittivi le attività di prevenzione sono state messe in atto dal Comune solo dopo l’emissione dei provvedimenti da parte della prefettura. L’organo ispettivo ha palesato inerzia da parte degli uffici preposti alle verifiche in relazione alle informative antimafia, con particolare riferimento alle attività di Vincenzo e Crescenzo Polverino.
  12. Sono emerse diverse mancate demolizioni per abusi edilizi commessi da soggetti contigui al crimine organizzato, quali Nuvoletta, Orlando e Polverino e Simeoli.
  13. Per quanto riguarda la vicenda dell’autorimessa Orlando, benché essa si sia sviluppata in un periodo antecedente alla giunta Visconti, l’amministrazione non ha posto in essere provvedimenti disciplinare nei confronti dei vigili rinviati a giudizio.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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