Marano, controlli congiunti vigili-polizia: diverse aziende interdette per mafia continuavano ad operare. Sequestri, denunce e diffide

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Controlli congiunti polizia locale-agenti del commissariato di Giugliano sul territorio. Come era facile prevedere, sono state riscontrate numerose irregolarità, soprattutto nell’ambito delle aziende interdette per mafia. A Marano i controlli latitano per mesi e anni, poi quando si fanno (quelle rare volte) si scopre spesso l’acqua calda.

Ad ogni modo è stato denunciato e sanzionato per 5 mila euro il titolare dell’Autopark di via Padreterno, interdetto per mafia diversi mesi fa. Secondo gli inquirenti, avrebbe violato le disposizioni prefettizie continuando ad operare, tra l’altro, in locali che parzialmente presentano anche anomalie urbanistiche già rilevate in passato.

Un automezzo di un’agenzia funebre di Secondigliano non ha potuto depositare nel cimitero una salma: il mezzo, da quanto si apprende, presentava alcune irregolarità. Controlli in atto e approfondimenti anche per altre agenzie funebri del territorio, alle quali è stato o sarà intimato di rimuovere tabelle e insegne pubblicitarie. Si tratta di aziende, come quella gestita da Moio, già destinatarie di provvedimenti interdittivi. Controlli anche ai supermercati Carputo e al ristorante Villa Borghese. Entrambi erano chiusi.

Nel corso del blitz sono stati eseguiti anche controlli sul fronte della viabilità, il cui esito al momento non è noto.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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