UCRAINA. DRAGHI: “LA PACE?DA PUTIN UN MURO”

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12.00 Kiev, sentite esplosioni stamattina nella capitale

Stamattina sono stati segnalati i suoni di esplosioni a Kiev ma nella capitale non si sono registrate emergenze. Lo fa sapere Mykola Povoroznyk, primo vice capo dell’amministrazione statale della città di Kiev, come riporta Unian. “Finora non si sono registrate emergenze in città. Anzi, le forze di difesa aerea hanno lavorato, ora la città è più o meno tranquilla”, ha detto.

Edifici bombardati nella regione di Donetsk, 20 maggio 2022
Edifici bombardati nella regione di Donetsk, 20 maggio 2022 (ansa)

11.53 “Usa e Gb valutano invio di micidiali missili antinave”

Gli Stati Uniti e i Paesi alleati, fra cui il Regno Unito, valutano l’invio all’Ucraina dei micidiali sistemi Harpoon (o simili), missili anti-nave a lunga gittata, al fine di rompere il blocco navale della flotta russa e la conseguente crisi delle forniture alimentari a livello mondiale. E’ quanto emerge dalle rivelazioni del Daily Telegraph, secondo cui le nuove armi potrebbero rientrare fra le ulteriori forniture militari promesse ieri dal premier britannico Boris Johnson al presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di una telefonata.

Edifici bombardati nella regione di Donetsk, 20 maggio 2022
Edifici bombardati nella regione di Donetsk, 20 maggio 2022 (ansa)

11.50 Nato: Russia, nuove basi militari in risposta espansione

“Entro la fine dell’anno, 12 unità militari e divisioni saranno stabilite nel distretto militare occidentale”, ha annunciato il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, secondo quanto riportano agenzie di stampa russe.

11.41 Mosca, in Azovstal 2000 nazionalisti arresi, salvi 177 civili

Dall’acciaieria Azovstal di Mariupol sono stati salvati 177 civili e quasi 2mila nazionalisti si sono arresi. Lo ha detto il ministro della difesa russo Sergei Shoigu secondo quanto riporta l’agenzia Tass.

Ore 06:36 – Zelensky, fase finale della guerra sarà la più sanguinosa

«La fase finale è la più difficile e la più sanguinosa. Non possiamo permetterci di dire che la guerra è finita». Questo è quanto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi, in una conversazione con alcuni studenti ucraini, stando a quanto riportato dal Kiev Independent. «Non posso gridare ‘Torna a casa oggi’ a tutti quelli che sono scappati all’estero, perchè la guerra non è finita», ha detto Zelensky. Allo stesso tempo, ha assicurato che, dopo la fine della guerra, l’Ucraina presterà molta attenzione alla sicurezza. «Costruiremo il Paese, e in particolare le migliori infrastrutture e tecnologie per garantire sicurezza, al livello di Israele e di altri Paesi leader», ha garantito. Zelensky ha infine annunciato che dopo la vittoria dell’Ucraina in guerra, «ci sarà un approccio equo ai salari di qualsiasi professione».

Ore 02:08 – Onu, 90% popolazione ucraina rischia di finire in povertà

Il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) ha avvertito che il 90% delle persone in Ucraina potrebbe finire in povertà, se la Russia continuerà il suo assalto. «Stiamo parlando di nove ucraini su 10 che cadranno in povertà, se questa guerra continuerà fino alla fine dell’anno», ha affermato il vice rappresentante dell’Undp in Ucraina, Manal Fouani citato da Bbc. Ha descritto questo numero come «scioccante», dato che il tasso di povertà nel paese era solo del 2,5% appena prima dell’inizio della guerra. Fouani ha affermato che 18 anni di guadagni in termini di sviluppo potrebbero essere persi entro la fine dell’anno: gli «investimenti dell’Unione europea e di tutti i donatori e partner di sviluppo di questo paese negli ultimi 20 anni».

Ore 01:21 – Zelensky, nel Donbass è l’inferno, non è un’esagerazione

Nel Donbass «è l’inferno: non è un’esagerazione». Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel discorso alla nazione, secondo Bbc. Le forze russe hanno «completamente distrutto» la regione orientale ucraina, ha detto, accusando Mosca di aver condotto «bombardamenti insensati», intensificando gli attacchi sull’est. «Nel Donbass gli occupanti stanno tentando di esercitare pressione ancora maggiore», ha detto, riferendosi al ritiro delle truppe da alcune zone vicino a Kiev e allo spostamento verso oriente, «qui è l’inferno». »I bombardamenti delle nostre altre città, gli attacchi aerei e missilistici dell’esercito russo, non sono semplicemente operazioni militari in tempo di guerra. È un tentativo consapevole e criminale di uccidere il maggior numero possibile di ucraini».

Ore 20:39 – Governatore Kharkiv: «Oggi nemico ha colpito giorno e notte»

«Oggi la città e la regione sono in stato di allerta, il nemico ha colpito notte e giorno». Così in un video pubblicato su Telegram il governatore di Kharkiv, Oleg Sinegubov. «In mattinata, la Federazione Russa ha sparato nel distretto di Kharkiv, danneggiando il locale caldaia di un istituto medico. Verso le 12 è stato bombardato il quartiere Saltivka e una persona è rimasta ferita. Verso le 13, gli occupanti hanno sparato su Velyki Khutory. Sfortunatamente, una donna di 13 anni e un bambino hanno riportato ferite da schegge», afferma Sinegubov. «A seguito del bombardamento del distretto di Chuhuiv un ragazzo di 17 anni e una donna sono rimasti feriti nella comunità di Balaklia. Sfortunatamente, un uomo di 64 anni è morto a Tsyrkuny», aggiunge il governatore, sollecitando i cittadini a «prestare la massima attenzione e a non ignorare gli allarmi aerei. Inoltre, si prega di non visitare il territorio di Sarzhyn Yar e il parco forestale, dove il nemico ha lasciato molte mine. I pirotecnici stanno lavorando a terra e sgomberando il territorio».

Ore 20:29 – Vice comandante Azov: «Sono ancora nello stabilimento Azovstal»

«Io e il comando militare ci troviamo nello stabilimento Azovstal». Lo dichiara in un video pubblicato dai media ucraini il vice comandante del reggimento Azov, Sviatoslav Palamar, smentendo le voci che lo davano per arreso alle forze russe. «È in corso una determinata operazione, di cui non rivelo i dettagli», ha aggiunto Palamar, dicendosi «grato all’Ucraina e a tutto il mondo per il sostegno. Ci vediamo».

Ore 16:22 – Il fotografo di Azovstal, l’addio su Twitter: «È finita. Grazie dal posto della mia morte e della mia vita»

(Greta Privitera) Su Twitter: «È fatta. Grazie di tutto dal rifugio di Azovstal. Luogo della mia vita e della mia morte». Mentre da Zelensky arriva l’ordine di deporre le armi e mettere fine alla resistenza di Mariupol, il soldato-fotografo, Dmytro Kozatskiy, che si faceva chiamare Orest e che fuori dai bui sotterranei delle acciaierie veniva già soprannominato “gli occhi di Azovstal” perché con i suoi scatti era riuscito a documentare la resistenza del battaglione Azov nei tunnel più bombardati d’Ucraina, usa Twitter per congedarsi dal mondo.

Ore 16:13 – Consiglio Europa ribadisce la ferma condanna dell’invasione

A conclusione della riunione di oggi a Venaria (Torino), il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa ha riaffermato una «ferma condanna di tutte le violazioni compiute dalla Russia sui diritti umani e la legge internazionale, inclusi gli attacchi contro i civili, le infrastrutture civili, e il patrimonio culturale e religioso in Ucraina». Nella risoluzione finale del vertice, i ministri dei 46 Stati membri (dal Consiglio è stata espulsa la Russia) chiedono la «cessazione immediata dell’aggressione russa all’Ucraina, il ritiro delle forze di occupazione dai territori ucraini e il rilascio di tutti i civili deportati, inclusi quelli trasferiti forzatamente nei territori della Federazione russa». I ministri si impegnano a «mobilitare tutta la capacità del Consiglio d’Europa per assicurare che la Russia sia punita per le violazioni dei diritti umani commesse». Il Comitato riafferma inoltre «pieno supporto e solidarietà all’Ucraina e al suo fermo impegno per l’indipendenza, la sovranità e il rispetto dell’integrità territoriale all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti».

Ore 15:57 – Riuscito l’intervento per salvare il ragazzo ustionato in Ucraina

Riuscito l’intervento chirurgico per Vadim, il ragazzo ucraino che ha riportato gravi ustioni nel tentativo di salvare la mamma. Lo comunica l’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato. «È stata eseguita un’escarectomia tangenziale superficiale di tutte le parti necrotiche attraverso una copertura con innesti di epidermide omologa -spiega D’Amato- mi complimento per il lavoro svolto con l’équipe multidisciplinare operatoria dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma, coordinata dal dott. Giuseppe Spaltro, per la parte chirurgica, dal dott. Massimo Galletti, per la parte anestesiologica e dal dott. Filippo Carlucci, per la parte infermieristica. Ringrazio di cuore il centro grandi ustionati del Sant’Eugenio per l’assistenza medico-sanitaria fornita a questo giovane eroe».

Ore 15:35 – Borrell: «Piano di pace dell’Italia deve passare per il ritiro russo»

«Abbiamo preso nota del piano di pace dell’Italia» per l’Ucraina e «come Ue sosteniamo qualsiasi sforzo volto a concludere il conflitto. Ma dal punto di vista europeo questo deve passare dall’immediata cessazione dell’aggressione e dal ritiro senza condizioni dell’esercito russo». Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, in conferenza stampa. «Le condizioni per questo cessate il fuoco le dovrà decidere l’Ucraina», ha aggiunto il capo della diplomazia Ue, esortando i Paesi europei a «mantenere l’unità su tutti i fronti, diplomatici e militari».

Ore 15:31 – L’Ue dona 9 milioni euro all’Unicef per aiutare i bambini ucraini

L’Unicef sta espandendo i servizi di aiuti di emergenza per i bambini dell’Ucraina – che comprendono salute, nutrizione, acqua, servizi igienico-sanitari, istruzione, protezione e assistenza in denaro – grazie a un nuovo impegno per 9 milioni di euro da parte dell’Unione Europea. Lo riferisce l’Unicef, spiegando che i fondi saranno impiegati per gli aiuti di base per i bambini e le famiglie.

Ore 15:24 – Kiev, Bielorussia ha schierato 7 battaglioni al confine con l’Ucraina

La Bielorussia ha rafforzato le sue truppe al confine con l’Ucraina schierando sette battaglioni nelle regioni di Brest e Gomel. Secondo quanto riporta Unian, lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa di Kiev, Oleksandr Motuzyanyk.

Ore 15:18 – Putin: «Cyber aggressione alla Russia è fallita come le sanzioni»

«La cyber aggressione contro la Russia è sostanzialmente fallita, proprio come gli attacchi delle sanzioni in generale», perché «eravamo preparati». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass, parlando al Consiglio di sicurezza nazionale. «I cyberattacchi contro la Russia provengono da diversi Paesi, sono strettamente coordinati e di fatto sono azioni delle agenzie degli Stati», ha aggiunto Putin, affermando che il loro «numero è cresciuto notevolmente dall’inizio dell’operazione speciale in Ucraina».

Ore 15:15 – Borrell: «Dopo i vaccini serve una diplomazia alimentare»

«Siamo consapevoli che dopo la grande azione di diplomazia che ha avuto luogo con i vaccini adesso dobbiamo iniziare la diplomazia alimentare». Lo ha affermato l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Ue Sviluppo a Bruxelles. «Ci sono 120 milioni tonnellate di cereali nei silos bloccate e tantissime navi in attesa che vorrebbero scaricare questi cereali ma non possono farlo perché c’è la marina russa che non lo permette. Come Commissione abbiamo proposto dei corridori veloci, chiediamo agli Stati membri di dare un’attuazione rapida a questa proposta», ha spiegato.

Ore 14:51 – Di Maio, vertice 46 capi di Stato Consiglio Europa su Kiev

«Siamo soddisfatti per il lavoro fatto, abbiamo affrontato con unità la crisi russa. Nella discussione di oggi è emersa la volontà di organizzare un vertice, il quarto, dei 46 capi di Stato dei Paesi del Consiglio d’Europa». Ad affermarlo è Luigi Maio, ministro degli Esteri, nella conferenza stampa finale del vertice dei ministri degli Esteri del Consiglio d’Europa a Venaria.

«Al centro del summit l’Ucraina e l’impegno ad aiutarla a superare le ferite drammatiche di questa guerra e ad accompagnarla verso la ricostruzione», ha aggiunto Di Maio.

Ore 14:48 – G7: la Germania respinge il debito condiviso per ricostruire l’Ucraina

La Germania respinge una nuova condivisione europea del debito per la ricostruzione in Ucraina: lo ha dichiarato il ministro dell’Economia tedesco, Christian Lindner. «Se c’è qualcuno che sta prendendo in considerazione di rifare di nuovo qualcosa come il Next Generation Eu, allora la risposta non può che essere no», ha detto Lindner dopo una riunione del G7.

Ore 14:36 – I russi bloccano le uscite da Kherson

A Kherson , occupata dai russi, sono state bloccate tutte le uscite dalla città, tranne quella in direzione della Crimea. Lo comunica il comando operativo sud.

Ore 14:17 – Il combattente «fotografo» di Azovstal prigioniero dei russi

Dmytro Kozatskyi, combattente ucraino nell’acciaieria Azovstal a Mariupol, che ha scattato diverse immagini dei soldati feriti assediati dai russi, sembra che sia stato fatto prigioniero. Kozatskyi ha diffuso i suoi scatti attraverso i canali social, mostrando al mondo le condizioni dei soldati nell’acciaieria. «Azovstal è il luogo della mia morte e della mia vita» ha scritto in un tweet con le sue foto. In un altro tweet, invece, dove si trova un link di collegamento a Google drive che contiene tutte le immagini scattate all’interno dell’acciaieria, ha scritto: «A proposito, mentre sono in cattività, vi lascio le foto ad alta risoluzione. Inviatele a tutti i premi giornalistici e ai concorsi fotografici. Se vincerò qualcosa, sarà molto bello dopo l’uscita. Grazie a tutti per il vostro sostegno».

Ore 14:09 – Erdogan: domani colloqui con Stoltenberg, Gb e Finlandia

Sulla richiesta di adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto di aver avuto «un colloquio esteso» con il premier olandese Mark Rutte. E, nel corso di una conferenza stampa, ha anticipato che domani avrà colloqui con il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg, con Regno Unito e Finlandia.

Ore 13:56 – Mosca: «Monitoriamo l’invio di missili antinave Usa a Kiev»

L’esercito russo sta monitorando il possibile invio di missili antinave americani Harpoon all’Ucraina e sta adottando misure appropriate a scopo preventivo: lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, citato dalla Ucrainska Pravda. «Molte armi stanno arrivando in Ucraina dall’ovest. Conoscete il nostro atteggiamento nei confronti della questione. Non c’è niente di nuovo – ha detto Peskov – il nostro esercito sta monitorando molto attentamente tutte queste consegne e sta lavorando preventivamente a questo riguardo. Si stanno prendendo le misure appropriate». Secondo i media britannici, gli Stati Uniti e i Paesi alleati, fra cui il Regno Unito, stanno valutando l’invio all’Ucraina dei missili antinave a lunga gittata Harpoon, per rompere il blocco navale della flotta russa e la conseguente crisi delle forniture alimentari a livello mondiale.

Ore 13:42 – Kuleba: bene azione Consiglio d’Europa

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba è intervenuto in video al Comitato del ministri del Consiglio d’Europa ringraziando la presidenza italiana per le azioni prese durante il semestre e soprattutto per la pronta risposta all’aggressione russa dell’Ucraina. Il Consiglio d’europa ha deciso di escludere la Russia in seguito all’azione militare iniziata il 24 febbraio scorso. Kuleba ha anche ribadito la «forte comunanza di valori con tutti i Paesi del Consiglio d’Europa e l’allineamento con i valori fondanti dell’organizzazione», hanno riferito i testimoni del suo intervento.

Ore 13:39 – G7: nel 2022 19,8 miliardi di dollari per Ucraina

Per il 2022 i paesi del G7 hanno messo a disposizione 19,8 miliardi di dollari per l’Ucraina. La cifra include 9,5 miliardi di dollari annunciati dali Usa. Lo si legge nel comunicato finale del summit finanziario.

«Noi concordiamo su azioni concrete per approfondire la cooperazione multilaterale e sottolineiamo il nostro impegno per rispondere uniti all’aggressione della Russia all’Ucraina e nel nostro sostegno all’Ucraina. Siamo stati onorati di esser raggiunti virtualmente dal primo ministro ucraino e dal ministro delle finanze».

Ore 13:31 – L’ex cancelliere tedesco Schroeder lascia il board di Rosneft

L’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder lascia il consiglio d’amministrazione del colosso russo del petrolio Rosneft. Lo annuncia la società russa in un comunicato. Schroeder è nel mirino delle polemiche in Germania per essersi finora rifiutato di lasciare i suoi incarichi in Russia.

(Paolo Valentino) Proprio ieri il Bundestag gli ha tolto l’uso dell’ufficio che spettava all’ex leader socialdemocratico in quanto ex cancelliere. La motivazione formale è che «non assolve più alcun incarico per la Repubblica», ma in realtà la causa sono i suoi stretti rapporti con il presidente russo Vladimir Putin.

Ore 13:22 – Kiev ordina a difensori Azovstal di smettere di combattere

I difensori di Azovstal hanno ricevuto da Kiev l’ordine di smettere di combattere. Lo annuncia in un videomessaggio il comandante del battaglione Azov Denys Prokopenko ancora nell’acciaieria dopo che, secondo Mosca, circa in duemila si sono arresi. «Il comando militare superiore ha dato l’ordine di salvare la vita dei soldati della nostra guarnigione e di smettere di difendere la città» di Mariupol, ha detto Prokopenko.

Ore 13:15 – Kiev: colpita scuola a Severodonetsk, almeno 3 morti

Secondo quanto riporta Ukrinform, i russi avrebbero colpito una scuola a Severodonetsk dove si rifugiavano circa 200 persone, fra cui molti bambini. Il bilancio sarebbe di tre morti. Lo ha detto il governatore du Lugansk, Serhiy Haidai, su Telegram. Fra i tre deceduti non ci sarebbero minori.

Ore 12:54 – Proponenko: «Stop alla difesa di Mariupol per ordine comando militare»

Il comando militare ha ordinato di fermare la difesa di Mariupol e di salvare i soldati ancora in vita. Lo ha annunciato il comandante del battaglione Azov Denys Proponenko, riferendo che il processo di evacuazione dei corpi delle vittime è in corso. Così si legge sulla pagina ufficiale Telegram del battaglione.

Tutti i civili e i combattenti ucraini rimasti gravemente feriti sono stati evacuati dalle acciaierie Azovstal di Mariupol. La prossima tappa, ha spiegato, prevede di portare fuori dall’Azovstal i combattenti che hanno perso la vita mentre difendevano l’impianto. «Abbiamo risposto all’ordine di Kiev di non continuare la resistenza per salvare delle vite», ha aggiunto Prokopenko, chiarendo di essere «riusciti a evacuare i civili e chi era gravemente ferito e necessitava di aiuto».

Ore 12:47 – Kiev: bombardamenti in Donbass, uccisi 20 civili

Le forze armate ucraine hanno riferito che ieri, 19 maggio, le truppe russe hanno bombardato 54 località nelle regioni di Donetsk e Luhansk in Donbass. Venti civili sono stati uccisi e almeno 50 sono rimasti feriti, secondo Kiev.

Ore 12:38 – Gas: da domani stop forniture da Russia a Finlandia

Le consegne di gas russo alla Finlandia si interromperanno domani, alle 7 ora di Mosca (le 6 in Italia). Lo ha riferito la compagnia statale Gasum dopo aver ricevuto una notifica in questo senso da Gazprom Export. Nei giorni successivi, durante la stagione estiva 2022, l’operatore fornirà ai propri clienti gas naturale da altre fonti, tramite il gasdotto Balticconnector dall’Estonia. Come riportato in precedenza, Gasum non ha accettato la richiesta della parte russa di passare al nuovo sistema di pagamento del gas con il versamento degli importi in rubli e intende avviare una causa in arbitrato.

Ore 12:18 – Cremlino, lunedì bilaterale Putin-Lukashenko a Sochi

Il presidente russo, Vladimir Putin, e il presidente bielorusso, Aleksander Lukashenko, si incontreranno lunedì 23 maggio a Sochi, come annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Il colloquio, ha spiegato, «sarà in formato bilaterale». In merito alla chiusura delle forniture di gas alla Finlandia «è ovvio che nessuno fornirà nulla gratuitamente. Non abbiamo informazioni — ha chiarito — su tutte le società con cui Gazprom ha contratti, questa non è una nostra prerogativa, ma, ovviamente, nessuno fornirà nulla a nessuno gratuitamente».

Ieri, Lukashenko aveva anticipato di volere discutere con il suo collega russo le questioni legate alla politica di sostituzione delle importazioni e della cooperazione industriale, resa ancora più necessaria dalla massicce sanzioni occidentali varate dopo l’invasione russa dell’Ucraina, a cui Minsk ha fornito appoggio.

Ore 12:12 – Media Gb, si valuta invio missili antinave per liberare porti

Gli Usa e gli alleati starebbero valutando l’invio all’Ucraina di missili «anti-nave» con l’obiettivo di rompere il blocco navale dei porti e liberare le forniture alimentari. Lo scrive il Daily Telegraph. Secondo il giornale inglese le nuove armi potrebbero già entrare nelle forniture promesse da Boris Johnson a Zelensky.

Ore 12:08 – Dal Nyt video su massacri civili ucraini a Bucha

Nuove prove dei crimini di guerra perpetrati dai soldati russi a Bucha. È il New York Times a pubblicare un video dove si vede un gruppo di nove persone in abiti civili camminare con le mani dietro alla testa sotto la minaccia dei fucili. Un secondo video girato da un drone mostrerebbe i cadaveri di quelli che presumibilmente sono gli stessi uomini accatastati dietro a un edificio: tra i cadaveri ci sarebbe anche un uomo con una felpa blu, che compariva anche nel gruppo di prigionieri.

La vittoria dell’Ucraina contro la Russia non è realistica, sostiene — poi — il New York Times, all’indomani delle forti critiche da parte di un piccolo gruppo di repubblicani al pacchetto di aiuti da 40 miliardi di dollari varato ieri dagli Usa. La guerra, scrive il quotidiano, entra in una nuova difficile fase e il sostegno bipartisan americano non può più essere garantito. «Una vittoria militare decisiva per l’Ucraina sulla Russia – spiega l’editoriale del Nyt – in cui l’Ucraina riconquista tutto il territorio che la Russia ha conquistato dal 2014, non è un obiettivo realistico. Sebbene la pianificazione e i combattimenti della Russia siano stati sorprendentemente sciatti, la Russia rimane troppo forte e Putin ha investito troppo prestigio personale nell’invasione per fare marcia indietro».

e per la Politica estera, Josep Borrell, al termine della riunione dei ministri dello Sviluppo Ue. «I numeri parlano da soli: l’anno scorso, nel 2021, Russia e Ucraina erano tra i primi esportatori di cereali e semi di girasole – e olio con l’Ucraina – e questi rappresentavano circa il 50% del commercio mondiale di olio di girasole, solo per fare un esempio. Il 50% di olio di semi di girasole proveniva dall’Ucraina», ha spiegato.

«La Russia sta occupando o bombardando parti della terra arabile ucraina e si stima che quasi la metà del frumento invernale, quasi il 40% della segale e più del 60% del mais, da raccogliere nell’estate 2022, si trovi in zone a rischio. Quindi, anche queste colture future saranno a rischio. Tra il 20% e il 30% delle superfici di produzione di cereali invernali, mais e semi di girasole in Ucraina rimarranno non raccolte o non saranno piantate questa primavera», ha aggiunto il capo della diplomazia europea.

Ore 18:05 – Putin ha commesso diversi errori, Kiev può vincere

«Putin ha fatto diversi errori. Ha pensato che l’Unione Europea non sarebbe stata unita. Ha pensato che l’Ucraina non sarebbe stata capace di resistere più di qualche giorno». Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in un’intervista alla Cnn. «L’esercito russo non è così forte. La Nato si allarga, con la richiesta di Svezia e Finlandia», ha aggiunto. Alla domanda se l’Ucraina possa vincere la guerra, Michel ha risposto «sì».

Ore 17:44 – Canada annuncia ulteriori sanzioni a oligarchi russi, tra cui alcool e caviale

«Il ministro degli Affari esteri canadese, Mélanie Joly, ha annunciato oggi che il Canada sta imponendo nuove sanzioni ai sensi dei regolamenti sulle misure economiche speciali in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte del presidente russo Vladimir Putin, eclatante e ingiustificata». Lo riporta il sito del governo canadese, specificando che «le nuove misure impongono restrizioni a 14 persone tra cui oligarchi russi, i loro familiari e stretti collaboratori del regime di Putin». Queste persone, si legge sul sito, «hanno direttamente consentito la guerra insensata di Vladimir Putin in Ucraina e sono responsabili del dolore e della sofferenza del popolo ucraino».

Il governo del Canada vieta l’esportazione di beni di lusso mirati in Russia, tra cui bevande alcoliche, tabacco, alcuni prodotti tessili e abbigliamento sportivo, calzature, abbigliamento e accessori di lusso, gioielli, stoviglie e arte. Vietata inoltre l’importazione di bevande alcoliche, frutti di mare, pesce e diamanti non industriali. Insieme, queste categorie rappresentavano beni per un valore di 75,7 milioni di dollari nel 2021. Questi divieti «assicureranno che il Canada sia allineato con misure simili imposte da partner che la pensano allo stesso modo, inclusi gli Stati Uniti e l’Unione Europea, e aiuteranno a mitigare il potenziale per gli oligarchi russi di aggirare le restrizioni in altri mercati dei beni di lusso. Il governo del Canada sta inoltre attuando un divieto di esportazione di beni che potrebbero essere utilizzati nella produzione e fabbricazione di armi da parte della Russia», spiega il sito del governo canadese motivando la decisione. «Insieme, queste misure aiuteranno a mantenere un’ulteriore pressione sul regime russo affinché cessi la sua invasione non provocata e ingiustificata dell’Ucraina».

Ore 17:33 – Missile sul palazzo della cultura di Lozova, 7 vittime tra cui un bambino

Attacco missilistico russo sulla Casa della Cultura appena ricostruita della città di Lozova, nella regione di Kharkiv. Sette vittime, tra cui un bambino di 11 anni. «Gli occupanti hanno identificato la cultura, l’istruzione e l’umanità come loro nemici. E non risparmiano loro missili o bombe. Cosa c’è nella mente delle persone che scelgono tali obiettivi? Male assoluto, stupidità assoluta», scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram.

Ore 17:13 – La Santa Sede riafferma disponibilità favorire negoziato

«La Santa Sede riafferma, come ha sempre fatto, la sua disponibilità a favorire un autentico processo negoziale, vedendolo come la strada giusta per una risoluzione equa e permanente» del conflitto tra Russia e Ucraina. Lo ha detto monsignor Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, nella conferenza stampa a Kiev con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

Ore 16:54 – Berlusconi: le sanzioni hanno fatto male anche a noi

«Le sanzioni hanno fatto molto male all’economia sovietica, si prevede un calo del Pil addirittura del 14%, ma hanno fatto male anche a noi. Adesso il grande dubbio è sul gas, è una ipotesi sconvolgente perché ci porterebbe alla chiusura di centinaia di migliaia di aziende, alla perdita di 3 milioni di posti di lavoro, al dilagare della povertà in Italia e dovremmo andare in giro in inverno con i cappotto addosso in casa e una candela in mano. Non voglio nemmeno pensare che questo possa succedere». Lo ha detto il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi a Napoli, sull’ipotesi di sanzioni sul gas russo.

Ore 16:22 – Il fotografo di Azovstal, l’addio su Twitter: «È finita. Grazie dal posto della mia morte e della mia vita»

(Greta Privitera) Su Twitter: «È fatta. Grazie di tutto dal rifugio di Azovstal. Luogo della mia vita e della mia morte». Mentre da Zelensky arriva l’ordine di deporre le armi e mettere fine alla resistenza di Mariupol, il soldato-fotografo, Dmytro Kozatskiy, che si faceva chiamare Orest e che fuori dai bui sotterranei delle acciaierie veniva già soprannominato “gli occhi di Azovstal” perché con i suoi scatti era riuscito a documentare la resistenza del battaglione Azov nei tunnel più bombardati d’Ucraina, usa Twitter per congedarsi dal mondo.

Ore 16:13 – Consiglio Europa ribadisce la ferma condanna dell’invasione

A conclusione della riunione di oggi a Venaria (Torino), il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa ha riaffermato una «ferma condanna di tutte le violazioni compiute dalla Russia sui diritti umani e la legge internazionale, inclusi gli attacchi contro i civili, le infrastrutture civili, e il patrimonio culturale e religioso in Ucraina». Nella risoluzione finale del vertice, i ministri dei 46 Stati membri (dal Consiglio è stata espulsa la Russia) chiedono la «cessazione immediata dell’aggressione russa all’Ucraina, il ritiro delle forze di occupazione dai territori ucraini e il rilascio di tutti i civili deportati, inclusi quelli trasferiti forzatamente nei territori della Federazione russa». I ministri si impegnano a «mobilitare tutta la capacità del Consiglio d’Europa per assicurare che la Russia sia punita per le violazioni dei diritti umani commesse». Il Comitato riafferma inoltre «pieno supporto e solidarietà all’Ucraina e al suo fermo impegno per l’indipendenza, la sovranità e il rispetto dell’integrità territoriale all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti».

Ore 15:57 – Riuscito l’intervento per salvare il ragazzo ustionato in Ucraina

Riuscito l’intervento chirurgico per Vadim, il ragazzo ucraino che ha riportato gravi ustioni nel tentativo di salvare la mamma. Lo comunica l’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato. «È stata eseguita un’escarectomia tangenziale superficiale di tutte le parti necrotiche attraverso una copertura con innesti di epidermide omologa -spiega D’Amato- mi complimento per il lavoro svolto con l’équipe multidisciplinare operatoria dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma, coordinata dal dott. Giuseppe Spaltro, per la parte chirurgica, dal dott. Massimo Galletti, per la parte anestesiologica e dal dott. Filippo Carlucci, per la parte infermieristica. Ringrazio di cuore il centro grandi ustionati del Sant’Eugenio per l’assistenza medico-sanitaria fornita a questo giovane eroe».

Ore 15:35 – Borrell: «Piano di pace dell’Italia deve passare per il ritiro russo»

«Abbiamo preso nota del piano di pace dell’Italia» per l’Ucraina e «come Ue sosteniamo qualsiasi sforzo volto a concludere il conflitto. Ma dal punto di vista europeo questo deve passare dall’immediata cessazione dell’aggressione e dal ritiro senza condizioni dell’esercito russo». Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, in conferenza stampa. «Le condizioni per questo cessate il fuoco le dovrà decidere l’Ucraina», ha aggiunto il capo della diplomazia Ue, esortando i Paesi europei a «mantenere l’unità su tutti i fronti, diplomatici e militari».

Ore 15:31 – L’Ue dona 9 milioni euro all’Unicef per aiutare i bambini ucraini

L’Unicef sta espandendo i servizi di aiuti di emergenza per i bambini dell’Ucraina – che comprendono salute, nutrizione, acqua, servizi igienico-sanitari, istruzione, protezione e assistenza in denaro – grazie a un nuovo impegno per 9 milioni di euro da parte dell’Unione Europea. Lo riferisce l’Unicef, spiegando che i fondi saranno impiegati per gli aiuti di base per i bambini e le famiglie.

Ore 15:24 – Kiev, Bielorussia ha schierato 7 battaglioni al confine con l’Ucraina

La Bielorussia ha rafforzato le sue truppe al confine con l’Ucraina schierando sette battaglioni nelle regioni di Brest e Gomel. Secondo quanto riporta Unian, lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa di Kiev, Oleksandr Motuzyanyk.

Ore 15:18 – Putin: «Cyber aggressione alla Russia è fallita come le sanzioni»

«La cyber aggressione contro la Russia è sostanzialmente fallita, proprio come gli attacchi delle sanzioni in generale», perché «eravamo preparati». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass, parlando al Consiglio di sicurezza nazionale. «I cyberattacchi contro la Russia provengono da diversi Paesi, sono strettamente coordinati e di fatto sono azioni delle agenzie degli Stati», ha aggiunto Putin, affermando che il loro «numero è cresciuto notevolmente dall’inizio dell’operazione speciale in Ucraina».

Ore 15:15 – Borrell: «Dopo i vaccini serve una diplomazia alimentare»

«Siamo consapevoli che dopo la grande azione di diplomazia che ha avuto luogo con i vaccini adesso dobbiamo iniziare la diplomazia alimentare». Lo ha affermato l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Ue Sviluppo a Bruxelles. «Ci sono 120 milioni tonnellate di cereali nei silos bloccate e tantissime navi in attesa che vorrebbero scaricare questi cereali ma non possono farlo perché c’è la marina russa che non lo permette. Come Commissione abbiamo proposto dei corridori veloci, chiediamo agli Stati membri di dare un’attuazione rapida a questa proposta», ha spiegato.

Ore 14:51 – Di Maio, vertice 46 capi di Stato Consiglio Europa su Kiev

«Siamo soddisfatti per il lavoro fatto, abbiamo affrontato con unità la crisi russa. Nella discussione di oggi è emersa la volontà di organizzare un vertice, il quarto, dei 46 capi di Stato dei Paesi del Consiglio d’Europa». Ad affermarlo è Luigi Maio, ministro degli Esteri, nella conferenza stampa finale del vertice dei ministri degli Esteri del Consiglio d’Europa a Venaria.

«Al centro del summit l’Ucraina e l’impegno ad aiutarla a superare le ferite drammatiche di questa guerra e ad accompagnarla verso la ricostruzione», ha aggiunto Di Maio.

Ore 14:48 – G7: la Germania respinge il debito condiviso per ricostruire l’Ucraina

La Germania respinge una nuova condivisione europea del debito per la ricostruzione in Ucraina: lo ha dichiarato il ministro dell’Economia tedesco, Christian Lindner. «Se c’è qualcuno che sta prendendo in considerazione di rifare di nuovo qualcosa come il Next Generation Eu, allora la risposta non può che essere no», ha detto Lindner dopo una riunione del G7.

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