L’angolo della prof. Covid ed effetti: ai ragazzi va mostrata vicinanza

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Siamo in piena ondata di contagi e le classi sono decimate per casi positivi o quarantene dovute a contatti stretti.

Il mondo dei docenti è diviso tra chi protende per la didattica in presenza, ritenendola l’unica possibilità efficace di fare scuola e chi invece fa il tifo per la DAD perchè teme il contagio.

Le classi appaiono comunque decimate un po’ ovunque anche se con l’introduzione della DAD agli alunni che sono in quarantena  ma negativi, si sta offrendo la possibilità a tutti, tranne ovviamente agli ammalati, di seguire le lezioni.

Paura, confusione ma anche tante informazioni, notizie e regole da seguire che confondono tutto il mondo della scuola creando smarrimento.

E’ un momento storico che sarà scritto in ogni libro di storia: ” si andava a scuola e poi a distanza e poi si ritornava a scuola”.

Ai ragazzi, quelli che siedono nei banchi con la paura, con il fiato corto per una mascherina che spesso opprime, con le mani che sanno di disinfettante, ai ragazzi che sono a casa perchè la mamma o il papà sono positivi e hanno paura per loro e per coloro che si sono ammalati, ai ragazzi tutti, oggi più che mai va mostrata vicinanza, quella cura che si riflette in un ” come state”, quella sensibilità che fa spendere cinque minuti della lezione per permettere loro di parlare, quell’empatia che cura e guarisce e rende “positivi” ma di quella positività che vuol dire forza, tenacia e coraggio.

Prof. Annamaria Schettino

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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