La giunta Visconti è un passo dal baratro (la settimana prossima potrebbe essere quella decisiva) e i primi a riposizionarsi sono i giornaletti di regime che in questi due anni, pagati o forse no, hanno nascosto all’opinione pubblica le tante magagne dell’esecutivo in carica, i grossolani errori, i fondi persi, le sconfitte in sede giudiziaria, le anomalie amministrative di ogni tipo.
I primi che tentano ora di guardare altrove sono quei cialtroni dell’informazione che un tempo stavano con Cavallo, poi con Liccardo, poi con il Pd, poi contro e poi con qualche amministratore attualmente in carica.
E sono quelli che sul caso acqua da affidare ai privati hanno avuto addirittura lo stomaco di organizzare interviste a personaggi che hanno distrutto Marano, in qualità di ex amministratori, o di personaggi che non se sono mai fottuti della città pur ricoprendo incarichi prestigiosi.
Marano dimentica in fretta e non comprende nemmeno che tutti ci stanno marciando sulla questione acqua: il Comune, fallito sotto il profilo finanziario, non può più gestirlo internamente e se non affida ai privati non potrà nemmeno approvare il prossimo bilancio. Il Comune, però, si è già accordato con un privato e senza esperire una procedura ad evidenza pubblica. Poteva farlo, ma poteva anche non farlo. Il punto quindi non se è esternalizzare o meno: ma come e a chi. Questo il tema vero, ma Marano preferisce affondare in un mare di demagogia (di una certa parte politica) e di cialtroni dell’informazione che, fiutato il cadavere, ora guardano altrove. Sono carte note, scontate, tristi che più non si può.
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