Tra il serio e il faceto vi elenchiamo le scuse, gli alibi che i vari consiglieri snoccioleranno nei prossimi giorni per tenere in piedi una baracca e un sindaco, Visconti, che oggi non ha maggioranza e numeri in consiglio comunale.
Ciro Marzi: “Verrei volentieri dal notaio, ma sono stato assunto di recente dalla Città Metropolitana. Sono l’addetto al recupero fondi per il Comune di Marano”.
Davide Di Luccio: “Mi adeguo alla linea del partito. Quale linea? L’attesa ad libitum”.
Mimmo Paragliola: “Mi adeguo alla linea del partito. Quale linea? Quella di Gianluca Manzieri, pardon Daniele”.
Enza Carandente: “Ho qualche lavoro in campagna da portare a termine, ma contate su di me”.
Flora Angellotti: “Lo faccio per Visconti, all’Inps non è felice”.
Giuseppe Concilio: “Attendo indicazioni da Mugnano”.
Lorenzo Di Marino: “Con Discetti, prossimo assessore, ridaremo la vista ai ciechi e la parola ai muti”.
Maria Accongiagioco: “Mi adeguo alla linea del partito, alla linea di Paragliola e al tram di linea”.
Annarita Savanelli: “Ci penserò durante il viaggio alle Maldive”..
Bruno Matteo: “Ci pensa Marcello”.
Pasquale Coppola: “Mi adeguo alla linea del partito fuorché non sia la linea di Sorrentino, Morra, Di Luccio, Paragliola and many others”..
Salvatore Vallozzi: “Attendo l’esito del referendum di piazza Spirito Santo”..
Stefano Catone: “Le vie dei pacioni sono infinite”..
Lorenzo Abbatiello: “Devo confrontarmi prima con D’Alterio”..
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