E’ morto Popeye, capo dei sicari di Pablo Escobar: fu mandante o esecutore di 3 mila omicidi

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Jhon Jairco Velasquez, conosciuto con il soprannome di “Popeye”, capo dei sicari del narcotrafficante colombiano Pablo Escobar, è morto oggi a Bogotà.

Aveva un cancro all’esofago, come riporta L’Unione Sarda, a a dare la notizia della sua morte Radio Caracol. “Popeye” stava per compiere 58 anni, è morto nell’Istituto cancerologico del carcere.

Dopo aver scontato 23 anni di detenzione, il braccio destro del narcotrafficante più famoso al mondo, ne era uscito nel 2014, per poi farvi rientro dopo che era emerso il suo ruolo centrale nella guida di una banda armata dedita ad estorsione e alla persecuzione di alcuni militanti politici, tra cui alcuni legati all’ex candidato alla presidenza di sinistra Gustavo Preto.

Testimoniando ai processi, ha ammesso di avere ucciso direttamente almeno 300 persone e di aver partecipato, in qualità di capo dei sicari del Cartello di Medellin, all’omicidio di altre 3mila tra l’inizio degli anni ’80 e la fine dei ’90.

Dopo la morte di Escobar, in una dichiarazione in tv disse le seguenti parole: “Pablo Escobar Gaviria è un assassino, un terrorista, un narcotrafficante, un sequestratore ed un autore di estorsioni, ma era mio amico”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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