“L’inchiesta-bufala di Fan Page sui rifiuti”. De Luca junior estraneo ai fatti, tutto archiviato

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Indagato per corruzione dalla Procura di Napoli in seguito a un’inchiesta di Fanpage.it sul business dei rifiuti, Roberto De Luca, secondogenito del governatore Vincenzo, è stato dichiarato estraneo ai fatti. È lo stesso Roberto, che proprio in seguito a quella inchiesta, nel febbraio 2018 si dimise dall’incarico di assessore al Bilancio del Comune di Salerno, a svelarlo in un video di 3 minuti pubblicato sul sul profilo Facebook.

«Ricorderete l’inchiesta pseudo-giornalistica nella quale ero stato coinvolto oltre un anno e mezzo fa – dice De Luca jr – Ebbene, oggi possiamo ribadire che è stata messa in piedi una vera e propria trappola in mio danno e a mia insaputa: non lo dico io, ma la richiesta della Procura della Repubblica di Napoli di febbraio 2019 accolta dal Gip nel luglio scorso, con la quale è stata accertata la mia totale estraneità alla macchinazione organizzata da persone che, senza che io sapessi nulla, hanno ordito una trama gravemente dannosa per la mia immagine. Complesse indagini hanno consentito di accertare che tutta la vicenda è avvenuta nella mia completa inconsapevolezza. “È assolutamente esclusa – si legge nella richiesta- la consapevolezza del De Luca rispetto all’incontro tra Colletta e Perrella. È escluso che Colletta rispondesse ad istruzioni ricevute da De Luca”».

«È un giorno positivo per me, per la mia famiglia e per tutti coloro che mi sono stati vicini in questi mesi, ma anche per la stessa città di Salerno – continua il figlio del presidente della Regione – perché anche solo l’ipotesi che un suo amministratore potesse essere minimamente sfiorato dal sospetto di comportamenti non corretti o illeciti era un’ombra su tutta la città. Organizzeremo a breve un incontro per spiegare come si sono svolti i fatti e per ringraziare tutti dal vivo. Non lo facciamo in questi giorni perché credo sia più opportuno onorare il Santo Patrono, però presto ci vedremo tutti insieme. Grazie a tutti. E grazie anche gli organi inquirenti per aver fatto chiarezza sulla vicenda».

Già all’epoca dei fatti, come redazione, nutrimmo molti dubbi sull’inchiesta di Fan Page, scattata pochi giorni prima della tornata elettorale nazionale. Tempistica sospetta e vicende a tratti inverosimile, almeno a nostro avviso, nata forse con l’intento di assestare un colpo politico ad alcuni potentati regionali e per favorire in qualche modo forze politiche riconducibili alla galassia antagonista o di altra matrice.

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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