Malore in cella, muore detenuto: indagato il medico che lo dimise

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C’è un indagato per la morte di Aniello Bruno. Si tratta di un medico dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona che lo ha visitato e poi dimesso qualche giorno prima del decesso avvenuto per una perforazione allo stomaco. Intanto il pm Federico Nesso, che questa mattina alle 10.30 affiderà l’incarico peritale per accertare le cause della morte, ha iscritto nel registro degli indagati il sanitario che ha firmato la cartella sanitaria del detenuto. Cartella che è stata sottoposta a sequestro subito dopo la denuncia presentata dalla moglie di Bruno per il tramite del loro legale di fiducia, l’avvocato Pierluigi Spadafora. Secondo il medico del pronto soccorso, Bruno aveva soltanto una colica renale. Sarà dunque l’autopsia ad accertare se la prognosi del sanitario del Ruggi era corretta in quel momento e a quanto risalirebbe la perforazione dell’intestino riscontrata invece nella nottata di sabato dai chirurghi che hanno tentato di operare il detenuto 50enne.

Soltanto dopo l’esito dell’autopsia il legale della vittima deciderà come procedere.

Il Mattino

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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