Gira e rigira il cetriolo diventa sempre indigesto per l’ortolano. L’ortolano, nel caso di specie, è il contribuente di Marano. Da qualche giorno, infatti, chi si reca all’ufficio protocollo dell’ente sta incontrando non poche difficoltà, non imputabili ai dipendenti del comparto ma al sistema operativo che interconnette gli uffici comunali e che continua a fare le bizze.
Rallentamenti, impossibilità di poter raccogliere le numerose richieste, domande per la Tari e per gli altri servizi per i quali è necessario presentare istanza all’ufficio protocollo. I dipendenti comunali sono costretti a recepire la domanda, ma non possono registrarla; qualcuno si fa rilasciare una ricevuta (ma occorre una terza copia della documentazione), altri devono ritornare nei giorni successivi per ritirare la copia firmata e vidimata dall’Ufficio.
I dipendenti, quattro in totale, hanno pure scritto al dirigente del settore, al commissario straordinario e ad altri funzionari per ottenere sul da farsi ma soprattutto per chiedere che sia potenziato il sistema operativo. Risposte? Nessuna, almeno finora. Per potenziarlo, da quanto si apprende, occorre una cifra di non poco conto (svariate migliaia di euro) che il Comune non riesce a stanziare. E intanto in quell’ufficio e in altri la connessione va e viene, le procedure si rallentano e a pagare dazio sono, oltre ai dipendenti volenterosi, migliaia di utenti e soprattutto anziani.
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