Tutto potrebbe accadere da qui alle prossime 48-72 ore. Potrebbe accadere che il sindaco, come gesto di “buona volontà” nei confronti del prefetto Pantalone e per tentare di scongiurare (con una mossa a nostro avviso intelligente e necessaria per il suo bene e per quello di tutta la comunità) lo scioglimento (probabile) per camorra del Comune, decida di farsi da parte. Potrebbe accadere anche che le dimissioni siano rassegnate da tutta la maggioranza, in modo da evitare lo “sperpetuo” dei 20 giorni di attesa per l’arrivo di un commissario straordinario chiamato a traghettare l’ente fino alle prossime elezioni, ovvero quanto meno nel 2017. Le operazioni in tal modo si velocizzerebbero e a trarne vantaggio sarebbe ovviamente la macchina comunale, ormai allo sbando, e i cittadini di Marano.

Potrebbe anche accadere che qualche consigliere di maggioranza non sia d’accordo con questa tesi e che il primo cittadino o qualche suo referente possa chiedere “aiuto” alla minoranza, che a quel punto dovrà decidere se dare il suo benestare per le dimissioni contestuali che porterebbero allo scioglimento anticipato dell’assise cittadina.

Potrebbe accadere tutto in questi tre giorni, ma quel che è certo è che così non si può andare avanti. Troppe, tante le problematiche che assillano il Comune (rifiuti, macchina comunale, indagini della commissione d’accesso, indagini sul Pip e tanto altro); troppo alto il rischio di uno scioglimento per camorra, che sarebbe un’onta che segnerebbe (per anni e anni) un’intera classe politica, soprattutto quella che ha gestito in questi ultimi anni le sorti dell’ente.

In questi anni non abbiamo lesinato critiche alla maggioranza, ma anche all’opposizione. Oggi ci permettiamo, sommessamente, di consigliare ai protagonisti di questa non fortunata stagione politica di mettere da parte gli orgogli e le strategie personali. Ognuno faccia una seria riflessione e, indipendentemente dalle colpe o dai meriti, dia la possibilità a Marano di voltare pagina, con l’arrivo di un commissario straordinario che, si spera, possa agire e operare sui tanti, troppi cancri che stanno portando la città ben oltre il baratro.

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