MOSSA DEGLI SCISSIONISTI: SI DISSOCIANO SPERANDO IN QUALCHE BENEFICIO

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Hanno fiutato la svolta, quella che non ti aspetti e che potrebbe tirarti fuori da guai. Hanno capito che, tra inchieste, arresti, processi e condanne, alla fine del tunnel, c’è una luce, qualcosa di diverso dal fine pena mai. Confessano, alzano la mano, si battono il pugno al petto. Ammettono di aver ucciso, si assumono le proprie responsabilità, si dissociano. Non accusano gli altri affiliati, bene chiarirlo, non inseriscono nel processo fatti nuovi, ma provano a sfuggire all’ergastolo. Non in primo grado, ma – stando a una strategia di ampio respiro – nei gradi successivi del processo.

Imputato per l’omicidio di Nocerino, Manganiello attende il suo turno, parla dopo il pm. Accetta in silenzio la richiesta di condanna all’ergastolo vibrata da Maurizio De Marco (al termine delle indagini condotte assieme alla collega Vincenza Marra)
per poi prendere la parola: «Sono stato io – spiega – ammetto la mia responsabilità, chiedo scusa alla famiglia e mi dissocio anche dal clan, non ho più alcun rapporto con loro”.
FONTE IL MATTINO
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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