Festa 5 Stelle a Napoli, sulle alleanze con il Pd Di Maio frena

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Il Movimento 5 Stelle ha cambiato la politica dell’Italia ora, al governo, è pronto a cambiare il Paese. Luigi Di Maio sale sul palco dell’Arena Flegrea dopo un bagno di folla in mezzo agli attivisti, fra selfie e strette di mano per ‘salutarè i dieci anni compiuti dal Movimento 5 Stelle. Annuncia una nuova stagione di riforme.

Ma è “contento” perché ora alla guida dell’esecutivo c’è Giuseppe Conte. E il premier oggi ha avuto un’accoglienza da star. Ressa di gente al ritmo di ‘presidente presidente’ nel giro fra gli stand della festa di ‘Italia a 5 Stelle’ e standing ovation nell’Arena Flegrea infatti, per il capo del Governo che ha infiammato la platea con il suo intervento.

“Vi hanno chiamato rivoluzionari solo perché avete voluto rispettare la Costituzione”, “vi hanno voi siete l’antipolitica ma siete il trionfo della politica, della buona politica, onorate le istituzioni con i comportamenti onesti, la trasparenza e la correttezza”, ha detto il presidente che non si è sottratto alle domande sul Russiagate, rispondendo ‘istituzionalmente’ che riferirà al Copasir e dopo spazzera’ vià “una serie di fesserie che sono state scritte”.

Conte risponde poi a chi gli chiede se è sua intenzione fondare un nuovo partito: “Ci sono già molti soggetti politici, dobbiamo lavorare con quelli che ci sono. Lavoro benissimo con il Movimento. Dobbiamo lavorare con le forze politiche che sostengono questa maggioranza”. Davide Casaleggio elogia il Movimento: esiste perché fa la differenza e gli ostacoli lo hanno fortificato.

Li ha superati e ha portato a casa riforme importanti. Beppe Grillo, come sempre, non lesina le battute: l’unico difetto di Conte? “Le adenoidi”, dice. Sullo sfondo resta il tema delle alleanze rilanciate dal segretario Dem , Nicola Zingaretti: il Movimento ‘frena’: si decide caso per caso. Il Movimento 5 stelle procede con i piedi di piombo sulla prospettiva di un’alleanza futura con il Pd ventilata ieri dal segretario Dem, Nicola Zingaretti. Sono in tanti a non voler premere sull’acceleratore. Alleanza? “Che vuol dire alleanza… accordo, cominciamo a verificare come va l’esperimento della lista civica in Umbria”, sottolinea un esponente pentastellato.

“Noi stiamo facendo insieme qualcosa a livello nazionale”, spiega il neo Questore della Camera e già capogruppo M5s, Francesco D’Uva: “Lo stiamo facendo per fare le cose giuste per il Paese. In Umbria abbiamo messo da parte gli interessi di lista per il bene del territorio”, osserva. Intanto, il capo politico di M5s torna sul tema in tv ed esclude che al momento siano all’ordine del giorno altri patti regionali nè tantomeno nazionali con il Pd. E, a Napoli, fra gli attivisti, c’è chi osserva: “Le alleanze non si fanno. Abbiamo sempre detto che le idee non sono nè di destra nè di sinistra. Se le idee sono buone si parla con tutti. Se continuiamo a parlare di Lega, Pd, M5s, non ne usciremo mai fuori. Per esempio, nel settimo municipio di Roma con il Pd c’è un rapporto fallimentare e paradossalmente si lavora meglio con FdI”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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