Nel Movimento 5 Stelle si parla di una “nuova fronda”. Non più Roberto Fico, assai a suo agio nel nuovo governo con il Pd. Semmai, quello dei “trombati eccellenti”, da Alessandro Di Battista in giù. Secondo Augusto Minzolini, nel suo retroscena sul Giornale, Luigi Di Maio si sarebbe addirittura sentito in dovere di scusarsi con i suoi uomini.
Imbronciato a Montecitorio, il neo-ministro degli Esteri avrebbe chiesto “venia per non aver strappato al Pd ciò che doveva”. Di più: nella trattativa, sarebbe stato una vittima. “Nel momento più fatidico, Grillo e Conte mi hanno sparato alle spalle”. Di certo, però, è riuscito a infilare nel governo due suoi fedelissimi, Fraccaro sottosegretario alla Presidenza del consiglio e Patuanelli al “suo” Mise. Segno un po’, il gioco, è riuscito a dirigerlo.
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