Prelievo multi organo salva la vita a otto persone. L’intervento all’ospedale Del Mare

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La notte tra il 30 e il 31 agosto, presso l’ospedale Del Mare, è accaduto qualcosa di bellissimo: è stato eseguito un prelievo multi organo (cuore polmoni fegato reni e cornee) che ha consentito di donare vita e speranze a otto persone sparse per l’Italia.che  Un ultimo gesto d’amore e d’altruismo da parte di un giovane paziente e dei suoi familiari. Sono arrivate equipe da Padova, Palermo, Salerno, coordinate da Pasquale De Rosa, anestesista-rianimatore nonché coordinatore dei prelievi di organi e tessuti.
Il ragazzo donatore (40 enne ) aveva avuto un’emorragia che ne aveva determinato la morte cerebrale. Lui stesso in vita aveva espresso parere favorevole alla donazione di organi al momento del rinnovo della carta d’identità.
L’equipe medica ha lavorato duro per mantenere vitali i suoi organi nonostante la morte del cervello e nella notte sono arrivate le squadre da tutta Italia. I polmoni hanno salvato la vita a 2 persone, il cuore ha salvato la vita ad 1 persona, i reni hanno posto fine allo strazio della dialisi per 2 persone, le cornee hanno donato la vista a 2 persone.
Oggi in Italia ci sono 20000 persone in attesa di trapianti con una lista d attesa ancora troppo lunga. Per il fegato la lista d’attesa è circa un anno e mezzo ma diventano circa 4 anni per il cuore, tre per i reni e polmoni.
Al sud i numeri sono ancora bassi. Sono ancora troppe le opposizioni da parte dei familiari. Importante sarebbe un percorso di sensibilizzazione.
La morte cerebrale si verifica quando c’è la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo. È un percorso che dura 6 ore, durante il quale si riunisce un collegio medico formato da (1 rianimatore, 1 neurologo, 1 direttore sanitario). Durante le 6 ore vengono elicitati più e più volte tutti i riflessi encefalici del paziente e più volte si esegue l’elettroencefalogramma.
Compito duro per i rianimatori è quello di far subire meno danni possibili agli organi, salvaguardandoli il più possibile, il paziente in morte encefalica, praticamente perde tutta la regolarizzazione del corpo.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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