Crisi di governo, l’inutile strappo di Salvini. Voto o un Conte bis?

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Il leader della Lega, Matteo Salvini, è a Palazzo Chigi per un colloquio con il premier Giuseppe Conte. Dopo la rottura ieri in Senato sulla Tav, l’incontro di stamani tra Conte e Mattarella e a seguire la nota della Lega che evoca nuove elezioni, mai come adesso tornare al voto è più che un’eventualità. Ecco dunque quali potrebbero essere gli scenari, in attesa di sapere l’esito del colloquio tra premier e vicepremier. Sono essenzialmente tre, salvo sorprese.

  1. Un Conte bis, ovvero un nuovo governo sempre con Lega e M5S ma senza i ministri invisi ai leghisti, ovvero Sergio Costa, Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta. Un rimpasto però che la Lega avrebbe fatto intendere di non volere, perché preferirebbe tornare al voto piuttosto che cambiare semplicemente qualche ministro.
  2. Il cosiddetto governo del Presidente. Nel caso in cui Conte non trovasse i voti necessari per un secondo mandato da premier. In questo caso Mattarella potrebbe dare l’incarico a una personalità ipoteticamente in grado di ottenere la fiducia delle Camere.
  3. Niente accordo e nuove elezioni. Il tempo minimo per nuove elezioni sarebbe di 45 giorni e il massimo di 70. Due mesi insomma, dunque voto a metà ottobre.

In quest’ultimo caso ci sono però alcune problematiche, che pongono forti dubbi al presidente della Repubblica. Il 26 agosto c’è il termine per le candidature alla Commissione europea, il 9 settembre quando riapriranno i lavori del Parlamento si discuterà la legge sulla riduzione dei parlamentari, il 27 settembre la nota di variazione del Def arriverà in Parlamento.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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