Ecco cosa cambia con l’introduzione del decreto sicurezza bis: maxi multe per Ong che violano i divieti, pene più severe per manifestanti non pacifici

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Multe salate per le Ong che violano il divieto di accesso nel mare territoriale fino all’arresto in flagranza del capitano della nave che non si ferma di fronte allo stop della Guardia di finanza. Ma anche sequestro immediato delle imbarcazioni, che potranno essere vendute o distrutte. Sono le principali novità introdotte al testo del decreto Sicurezza bis durante l’iter parlamentare. In tutto il decreto si compone di diciotto articoli, suddivisi in due parti: la prima relativa alle nuove norme sui migranti, la seconda inerente le misure sull’ordine pubblico, in particolare nelle manifestazioni sportive.

Ma ci sono anche norme, fortemente volute dalla Lega, a favore della Polizia di Stato e dei Vigili del fuoco. Sebbene dal testo approvato dal Cdm l’11 giugno scorso sia scomparso ogni esplicito riferimento alle attività di soccorso dei migranti, gli articoli 1 e 2 del provvedimento, come del resto ha detto lo stesso titolare del Viminale, Matteo Salvini, rappresentano il ‘cuore’ del decreto e affidano al ministro dell’Interno ampi poteri (anche se meno vasti di quelli che la Lega avrebbe voluto, frenata dalle resistenze dei 5 stelle).

1. POTERI VIMINALE: Il ministro dell’Interno può “limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, salvo che si tratti di naviglio militare o di navi in servizio governativo non commerciale, per motivi di ordine e Sicurezza pubblica”, ovvero quando si concretizzano le condizioni di cui all’articolo 19 della Convenzione di Montego Bay (sul cosiddetto “passaggio inoffensivo”). Il provvedimento viene adottato “di concerto con il ministro della Difesa e con il ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, secondo le rispettive competenze, informandone il presidente del Consiglio dei ministri”.

2. MAXIMULTE A ONG: la Lega ha voluto un forte inasprimento delle sanzioni, misure inizialmente osteggiate dai 5 stelle: le navi (leggi Ong) che violano il divieto di accedere nelle acque territoriali subiranno una supermulta che va da un minimo di 250 mila euro a un massimo di 1 milione (nel testo originario le sanzioni erano da 10 a 50 mila).

3. ARRESTO IN FLAGRANZA DEL CAPITANO: il capitano della nave, se contravviene al divieto e non si ferma davanti allo stop imposto dalla Guardia costiera, può essere immediatamente arrestato. Viene infatti modificato il codice penale, inserendo il nuovo reato tra le condizioni che fanno scattare l’arresto in flagranza.

4. SEQUESTRO NAVE E VENDITA O DISTRUZIONE: Le navi che non rispettano il divieto saranno immediatamente confiscate (nella versione iniziale del decreto la confisca avveniva solo dopo la reiterazione del reato da parte della stessa imbarcazione) e sequestrate. Le imbarcazioni confiscate saranno assegnate “dal prefetto in custodia agli organi di polizia, alle Capitanerie di porto o alla Marina militare ovvero ad altre amministrazioni dello Stato che ne facciano richiesta per l’impiego in attività istituzionali. Gli oneri relativi alla gestione dei beni sono posti a carico dell’amministrazione che ne ha l’uso, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. Le somme derivanti dalle sanzioni amministrative per le violazioni sono versate ad apposito capitolo dell’entrata del bilancio dello Stato delle amministrazioni interessate, per essere utilizzate quale concorso agli oneri di gestione delle navi assegnate, a quelli di custodia e a quelli di distruzione. Le navi delle Ong che vengono sequestrate immediatamente dopo la violazione del divieto di ingresso nelle acque territoriali, possono essere vendute (anche per parti separate), se non utilizzate dallo Stato, o infine distrutte dopo due anni. Le spese sono a carico del proprietario o armatore.

5. PENE PIU’ SEVERE PER I MANIFESTANTI: vengono inasprite le pene per chi, durante una manifestazione in luogo pubblico e aperto al pubblico, usa senza giustificato motivo caschi protettivi o qualunque altro mezzo che rende difficoltoso il riconoscimento della persona. La pena, attualmente fissata nell’arresto da uno a due anni e nell’ammenda da 1.000 a 2.000 euro, viene aumentata da due a tre anni, mentre l’ammenda passa da 2.000 a 6.000 euro. È inoltre punito con la reclusione da uno a quattro anni, chi, nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, lancia o utilizza illegittimamente, in modo da creare un concreto pericolo per l’incolumità delle persone, razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l’emissione di fumo o di gas visibile o in grado di nebulizzare gas contenenti principi attivi urticanti, ovvero bastoni, mazze, oggetti contundenti o, comunque, atti a offendere.

6. OLTRAGGIO E RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE DURANTE LE MANIFESTAZIONI: vengono inasprite anche le pene per i reati commessi durante manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, e diventa un’aggravante il fatto di commettere il reato di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale o violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario se commesso nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico. Infine, non è più prevista l’archiviazione per “lieve tenuità del fatto” di chi commette reati di violenza, oltraggio o resistenza a pubblico ufficiale, sarà sufficiente anche l’atto di sputare contro un rappresentante delle forze dell’ordine.

7. OPERAZIONI SOTTO COPERTURA: più risorse per potenziare le operazioni di polizia svolte sotto copertura, effettuate da operatori di Stati esteri con i quali siano stati stipulati appositi accordi, in particolare per il contrasto dell’immigrazione clandestina: vengono stanziati 500mila euro per il 2019, 1 milione per il 2020 e 1,5 milioni per il 2021.

8. BUONI PASTO E DIVISE POLIZIA: Volute fortemente dalla Lega, sono inserite nel provvedimento delle norme a favore delle forze dell’ordine. In particolare, vengono aumentati da 4 a 7 euro i buoni pasto della Polizia e vengono stanziate risorse per il miglioramento e il ricambio del vestiario del personale sempre della Polizia di Stato.

9. AUMENTO ORE DI STRAORDINARIO PER I VIGILI DEL FUOCO: viene aumentato il monte ore annuo di straordinario per il personale operativo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Nel dettaglio, l’aumenta è di 259.890 ore per l’anno 2019 e di 340.000 ore a decorrere dal 2020.

10. DANNEGGIAMENTO BENI MOBILI O IMMOBILI: chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni.

11. DASPO PIU’ RIGIDO PER ‘RECIDIVI’ E TUTELA ARBITRI: per chi ha già subito un Daspo, ovvero il divieto di accedere alle manifestazioni sportive come le partite di calcio negli stadi, e viene nuovamente sottoposto alla misura, la durata del nuovo divieto non potrà essere inferiore a 5 anni né superiore a 10. E’ poi prevista la reclusione da 6 mesi a 5 anni nei confronti di chi commette fatti di violenza o minaccia verso gli arbitri e altri soggetti che assicurano la regolarità tecnica delle manifestazioni sportive.

12. AFFITTI BREVI E TURISTICI: per i soggiorni non superiori alle ventiquattro ore la comunicazione da parte dei gestori di strutture ricettive alla questura territorialmente competente delle generalità delle persone alloggiate deve avvenire entro sei ore, anziché entro ventiquattro ore dall’arrivo. Tuttavia, l’entrata in vigore della norma è subordinata alla adozione di un decreto del Viminale sulle modalità di comunicazione telematica alle questure.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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