Il Giudice Capuano (agli arresti) e il suo rapporto con Marano. Il cimitero, la nomina di Spanò, il lavoro di Giannella. Carrellata di vecchi articoli

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Ancora un colpo di scena, l’ennesimo dopo la protesta messa in atto da cinquanta cittadini, perlopiù anziani e in molti casi aderenti al Comitato cittadino per la tutela dei diritti, che qualche giorno fa avevano occupato la sala giunta del Comune e chiesto lumi sulle garanzie (manca la fidejussione bancaria) per gli acquirenti e sul controverso iter progettuale propedeutico all’ampliamento cimiteriale. Il Gip Alberto Capuano, titolare dell’inchiesta che vede coinvolta la ditta Mastromimico, sottoposta poi al regime di amministrazione giudiziaria, ha infatti rigettato l’istanza di dissequestro delle somme già anticipate e richieste dallo studio legale Iorio e definito, tra l’altro, “prive di alcun fondamento giuridico” le diffide inoltrate al Comune (e per conoscenza allo stesso giudice) da una quarantina di assegnatari: cittadini che avevano risposto al bando emanato dalla vecchia Amministrazione e versato la prima rata in vista della realizzazione dei nuovi loculi. “Le diffide – si legge nel provvedimento sottoscritto dal gip e  apparso sul sito istituzionale del Comune – non hanno alcun fondamento giuridico, atteso che i lavori espletati vengono controllati dall’autorità giudiziaria attraverso i custodi nominati, che le somme versate sono garantite dal valore dei beni realizzati e che le stesse hanno un’evidente funzione speculativa”. Poi l’affondo: “Ho dato mandato all’avvocato Carmine Bernardo di intraprendere le azioni legali necessarie per contrastare le azioni poste in essere con condotte ostruzionistiche all’attività dei custodi giudiziari”. Un provvedimento che ha lasciato perplessi e che ha scatenato la reazione dei coordinatori del Comitato e del legale, l’avvocato Maria Iorio, che sta seguendo la vicenda. Tanti gli interrogativi che, almeno per ora, restano irrisolti. “Un comunicato che lascia sconcertati – ribattono i coordinatori del Comitato – perché viene pubblicato sul sito del Comune prima che il provvedimento sia stato notificato al legale che segue la vicenda e senza che il Comune fosse indicato dal dottor Capuano come destinatario dell’atto da lui emesso. Il Gip rigetta le diffide, ma le diffide erano state inviate al Comune e a lui soltanto per conoscenza. Rigetta inoltre l’istanza di dissequestro presentata dall’avvocato Iorio, che l’aveva però sollecitato a titolo personale e riferendosi esclusivamente alle somme da lei anticipate. Non è ancora chiaro – aggiungono – quali siano le garanzie a tutela degli assegnatari e che in modo, se i loculi non verranno realizzati, saranno rimborsati i cittadini. Si ipotizza una evidente funzione speculativa ma non si capisce a quale tipo di speculazione ci si riferisca né chi ne sia interessato. Sconcerta infine che non si sia mai ascoltato i diretti interessati, che da mesi chiedono un incontro con l’amministratore giudiziario e il commissario prefettizio Tramonti”. Un incontro che, dopo le proteste al Comune, dovrebbe svolgersi nei prossimi giorni.

Articolo 8 luglio 2012.

Marano. I consiglieri comunali che ne hanno fatto e ne faranno richiesta potranno accedere all’interno del cantiere di via Vallesana. E’ questo, in estrema sintesi, il dato più rilevante emerso dalla riunione che si è tenuta ieri a Napoli tra il giudice per le indagini preliminari AlbertoCapuano, il sindaco Angelo Liccardo, l’amministratore giudiziario della ditta Mastromimico, Lucio Spanò, e il consigliere di minoranza Mauro Bertini. Una richiesta di incontro tra le parti (assente giustificato il consigliere Michele Palladino, anch’egli convocato dal Gip) che era partita proprio dal magistrato titolare dell’inchiesta sulla ditta di san Cipriano d’Aversa, incaricata dei lavori di ampliamento del civico camposanto. Un faccia a faccia che, da quanto trapelato, pare sia servito a chiarire alcuni aspetti. All’incontro era presente anche il responsabile unico del procedimento, Davide Ferriello.

Gli aspetti al centro del colloquioCapuano ha ribadito che l’intera operazione è supervisionata dalla magistratura, che i conti della ditta sono floridi, e che ogni richiesta d’ingresso al cantiere va preventivamente valutata dall’organo inquirente. Allo stesso tempo il magistrato ha evidenziato che i cittadini, gli utenti e i rappresentanti politici hanno tutto il diritto di conoscere i dettagli dell’operazione, lo stato d’avanzamento dei lavori e che ai consiglieri sarà data la possibilità di accedere nella zona oggetto dell’intervento di ampliamento. L’ingresso al cantiere potrebbe essere fissato per l’inizio della prossima settimana.

Articolo 28 novembre 2013.

MARANO. Ampliamento cimiteriale, i nuovi loculi saranno consegnati entro la fine dell’anno. Lo ha detto l’altra sera Lucio Spanò, curatore giudiziario della ditta Mastromimico di San Cipriano D’Aversa, nel corso di un’assemblea pubblica che ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini. del sindaco e della gran parte dei consiglieri di maggioranza e minoranza, molti dei quali nelle scorse settimane avevano sollecitato l’amministratore giudiziario e il sindaco affinché si facesse chiarezza sulla vicenda. Dopo due anni polemiche, accuse reciproche tra i partiti all’opposizione, gli amministratori e i tecnici comunali, sono stati sviscerati tutti i punti più oscuri.

I numeri sui lavori al cimitero. Il progetto di ampliamento del civico camposanto di via Vallesana subirà una modifica: le nicchie da costruire saranno poco più di 4 mila e non le 7 mila previste nel progetto varato nel 2010 dalla giunta Perrotta. Una riduzione che, nelle prossime settimane, sarà sancita da appositi atti amministrativi. Saranno 2650 i loculi consegnati entro novembre; entro maggio del 2015, invece, l’amministrare giudiziario dell’impresa finita nel mirino della Dda (i titolari della ditta sono tuttora agli arresti) conta di poter realizzare e consegnare (se nel frattempo arriveranno altre 700 prenotazioni) 4 mila e 100 loculi. Sono 1500 i cittadini che hanno già prenotato o versato le prime rate. I lavori procedono per step funzionali, sulla base delle effettive prenotazioni (è ancora possibile prenotarsi) e dei fondi reperibili dai conti della ditta.

Capitolo pagamenti. Sono suddivisi in tre rate, l’ultima delle quali da versare soltanto alla consegna del loculo richiesto. Tutta la vicenda è monitorata dal giudice Alberto Capuano, titolare dell’inchiesta che vede coinvolta la ditta Mastromimico, aggiudicataria di una gara (project financing) bandita durante la gestione Bertini.

ARTICOLO DEL 13 LUGLIO 2014

MARANO. Continua a far discutere la vicenda dell’ampliamento cimiteriale. Dopo il clamore legato agli arresti dei fratelli Mastromimico, titolari della ditta di San Cipriano d’Aversa chiamata a realizzare i circa 6mila loculi previsti dal bando della vecchia amministrazione comunale, la sospensione delle prenotazioni e la nomina di un curatore giudiziario da parte del gipAlberto Capuano, a tenere banco è ora la determina 211 con la quale l’Ente, supportata da una deroga dell’autorità giudiziaria, ha eliminato dalla convenzione l’obbligo di attivare una polizza fidejussoria a garanzia dei soldi anticipati dai contribuenti. Le somme versate, finora circa 1milione di euro, e quelle future, saranno dunque garantite dai beni realizzati. Una scelta finita però nel mirino del “Comitato cittadino di autotutela”, nato all’indomani dell’insediamento del commissario prefettizio Gabriella Tramonti. “Possibile che mentre le banche non se la sentono di garantire che i soldi anticipati diventino loculi – recita il comunicato del Comitato – si chieda invece ai cittadini di avere fiducia e di sborsare altro denaro che sarà garantito dai beni realizzati? Con quello che è già accaduto – proseguono – sarebbe assolutamente stupido affidare all’impresa altri soldi non essendoci un preciso piano tecnico-finanziario di cui, tra l’altro, i cittadini dovrebbero conoscere tutti i dettagli”. Considerazioni che, almeno per il momento, non fermeranno la riapertura dei termini per le prenotazione dei nuovi loculi e la ripresa dei lavori, eseguiti sotto la supervisione di Lucio Spanò, il curatore giudiziario nominato dalla Procura che ha intanto individuato i cinque professionisti (Gianpaolo Pisciotta, Rosa Troja, Giovanni Feliciello, Tommaso Marino e Oliviero Giannella) incaricati per l’esecuzione dell’attesa opera pubblica. Nonostante le rassicurazioni fornite a più riprese dai tecnici comunali, tuttavia, i promotori del Comitato continuano a nutrire forti dubbi (è al vaglio dei legali la possibilità di chiedere una rescissione contrattuale e la conseguente restituzione delle somme fin qui versate) sulla fattibilità del progetto e chiedono di essere ricevuti dal prefetto Gabriella Tramonti.

Articolo del 6 giugno 2102

Con un ritardo di circa 12 mesi sulla tabella di marcia, nella giornata di ieri sono ripresi i lavori all’interno del cimitero comunale di via Vallesana. Lavori che si erano interrotti all’indomani dell’arresto dei fratelli Mastrominico, gli imprenditori di San Cipriano d’Aversa ritenuti vicini al clan dei Casalesi, aggiudicatari del bando di gara emesso dal Comune. Un bando che porterà alla realizzazione di 6mila nuovi loculi. Ieri la presa di possesso delle aree oggetto dell’esproprio, attraversate nel sottosuolo da una condotta idrica dell’Arin per la quale è già stato disposto lo spostamento. Un lembo di terra prospiciente a una vasta area (C14) finita anch’essa nel mirino della magistratura partenopea, per il cui esproprio il Comune si è avvalso della consulenza dell’ingegnere Oliviero Giannella, lo stesso tecnico che figura anche tra i progettisti della mega-lottizzazione edilizia prevista proprio nel comparto C14. Il progetto per l’ampliamento cimiteriale, partito con l’amministrazione Bertini ma poi radicalmente modificato dalla giunta Perrotta, si era arenato in seguito all’arresto dei due noti imprenditori, entrambi rinviati a giudizio e già coinvolti nell’inchiesta per i lavori del G8 dell’Aquila. Un iter segnato da polemiche infinite, nate sulla scorta del bando di assegnazione emanato dalla giunta Cavallo (polemiche incentrate sulla mancata attivazione della polizza a garanzia del credito degli utenti) e culminato con la nomina di un amministratore giudiziario, Lucio Spanò, chiamato dalla Procura di Napoli a supervisionare i lavori all’interno del cimitero e a gestire i fondi (1 milione di euro a titolo di prima rata) degli utenti confluiti sul conto corrente intestato alla ditta Mastrominico. Ieri l’atteso via libera ai lavori, che giunge dopo mesi di querelle politiche e legali, intrecciatesi con la nascita di un apposito comitato a tutela dei diritti degli assegnatari e con la presa di posizione del gip Alberto Capuano, titolare dell’inchiesta sui Mastrominico, che ha rigettato l’istanza di dissequestro delle somme richieste (a titolo personale) dallo studio legale Iorio.

Articolo 7 febbraio 2013

L’ultimazione dei lavori per la realizzazione
dei nuovi loculi
avverrà nell’estate del 2016. È
quanto è emerso durante la
penultima seduta di consiglio comunale.
A comunicarlo è stato
l’assessore al ramo Marina Di
Palma in risposta alle forze di
minoranza che avevano presentato
un esposto sui ritardi dell’amministrazione
Liccardo nella
consegna dei loculi ai cittadini
richiedenti.

I problemi che
ruotano intorno al camposanto di
via Vallesana, però, sono
molteplici. Dalla questione
giudiziaria pendente sulla ditta
aggiudicataria dei lavori d’ampliamento,
passando per l’impossibilità
di collaudare la struttura
fin’ora costruita, arrivando ai
danni alle fosse causati dalle infiltrazioni
d’acqua. Per capire da dove nascono questi problemi,
bisogna tornare al
2006, quando venne approvato
l’ampliamento del cimitero comunale,
II lotto.

La gara d’appalto fu aggiudicata
alla ditta “Impresa Edile Ing.
Giuseppe Mastrominico” per un
importo di circa 8 milioni di
euro. Questo progetto prevedeva
la realizzazione di 28 cappelle,
479 fosse, 3721 loculi e la gestione
dell’illuminazione votiva.
Quattro anni più tardi, nel 2010,
a causa un’impellente necessità
di sepolture, si decise di eliminare
le cappelle gentilizie sostituendole
con loculi, che da 3721
passarono a 6827, e di fosse, da
479 a 582. Un investimento che
saliva “stranamente” da 8 milioni
di euro fino a 18 milioni e che
prevedeva anche la rinuncia del
concessionario alla illuminazione votiva e la stipula di una convenzione
col Comune.

Successivamente,
dopo una serie di indagini
della DDA, alla Ditta Mastrominico
venne nominato, nel
Dicembre 2011, come custode ed
amministratore giudiziario
Lucio Spanò. Nel maggio
2013, Spanò comunicò all’amministrazione
comunale, guidata
da un commissario prefettizio,
che l’ampliamento dell’appalto
stabilito nel 2010 era da modificare.
Fu nominata un’apposita
commissione che rivisitò alcuni
parametri del progetto, in particolare
il numero dei loculi, anche
in considerazione della nota del
responsabile del Settore Demografico
con la quale si evidenziava
dal 2002 al 2012 i deceduti
erano in totale 4338.

Insomma, i
7mila loculi circa previsti dalla
variante d’appalto del 2010 erano
stati ritenuti eccessivi in base al
tasso di mortalità cittadino. Il
vero problema, però, è stato un
altro. Nel marzo del 2014 c’è
stato uno spostamento di competenze
dal Tribunale di Napoli a
quello di Santa Maria Capua Vetere
«che ha comportato un allungamento
dei tempi.

L’amministrazione comunale –
precisa Marina Di Palma – non
ha potuto provvedere alla consegna
dei 2000 loculi già pronti,
come da iniziale impegno assunto
nel novembre 2014, perché a
Spanò è subentrato un nuovo
organo composto da tre nuovi amministratori
giudiziari». I lavori, quindi, sono proseguiti a rilento.

Ad oggi, sia il pian terreno che il
primo piano, della struttura che
ospiterà i nuovi loculi, sono ultimati.
Il secondo piano è in fase di
costruzione e ce ne sarebbe
anche un terzo da edificare, pertanto,
«Non essendo stata ancora
ultimata, così come prevede la
normativa vigente, ex art. 141 d.
Lgs. 163/2006, – afferma l’assessore al ramo – l’opera non può essere
sottoposta a collaudo
parziale». L’andamento
dei lavori, tuttavia,
dipende dall’acquisto dei loculi
da parte dei cittadini. L’opera, infatti,
è costruita dalla ditta in
“project financing”, un’operazione
di tecnica di finanziamento
che prevede il
coinvolgimento dei privati nei
costi stabiliti.

Fino ad ora, sono
stati dati in concessione quasi
1500 loculi, di cui 99 già saldati
interamente. Tante però sono le
lamentale dei maranesi: «Per
questo motivo – spiega l’assessore
Di Palma – l’amministrazione comunale
ha più volte sollecitato gli
amministratori giudiziari a produrre
un cronoprogramma e un
piano economico dei lavori». Nel
Novembre 2015 è stata inviata la
documentazione richiesta e, in
seguito a verifica da parte dell’ufficio
tecnico e del Rup, dovrebbe
seguire l’iter di passaggio in
giunta e consiglio comunale per
l’approvazione. L’opera dovrebbe
essere quindi ultimata nell’estate
2016. Seguirà poi il collaudo e,
infine, la consegna dei loculi.

Quello dei loculi, comunque, non
è l’unico dei problemi. C’è anche
la questione delle “fosse danneggiate”.
Su indicazione anche del
sindaco, l’assessore Marina Di
Palma ha effettuato una serie di
sopralluoghi dai quali è scaturito
che, «le sepolture che si trovano
nei pressi di una discesa, in caso
di maltempo, vengono danneggiate
da infiltrazioni d’acqua». Nel capitolato
d’appalto stipulato con la
ditte, in ogni caso, è prevista la
manutenzione ordinaria e straordinaria
delle fosse. L’assessore ha
fatto infine sapere di avere predisposto
una serie di interventi
tempestivi volti a rialzare il
perimetro di queste fosse .

Nota del Comune dicembre 2015

Come abbiamo già scritto, è notorio ai più, addetti ai lavori in primis, dei rapporti intercorsi in quel periodo (molto stretti) tra il giudice Capuano e un attuale sovraordinato del comune di Marano. Incontri che avvenivano all’esterno dei luoghi istituzionali.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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