Camorra, il boss Orlando (al 41 bis) sarà trasferito a L’Aquila

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Dal carcere milanese di Opera al penitenziario abruzzese dell’Aquila: è questa la destinazione scelta per Antonio Orlando, alias Mazzolino, a capo dell’omonimo clan di Marano. Per l’uomo, arrestato nell’autunno scorso dai carabinieri di Castello di Cisterna, coordinati dal pm Di Mauro, è stato disposto il regime del carcere duro: 41 bis.

Nel carcere aquilano le celle si trovano alla fine di un lungo tunnel sotterraneo, sono grandi due metri per due e si affacciano sul nulla. All’Aquila è proibito andare all’aria con i sandali infradito. Nei reparti del 41-bis le padelle possono avere al massimo 22 centimetri di diametro e si possono tenere al massimo quattro libri. Le fotografie non possono essere più grandi del formato 20×30 perché, spiega il ministero, in caso contrario «i detenuti più abbienti e con posizione di supremazia si doterebbero di formati più grandi rispetto agli altri. Inoltre formati grandi possono essere esposti in cella e visibili dalle celle speculari o da detenuti in transito trasmettendo così messaggi criptici». La necessità di impedire il passaggio di comunicazioni in codice giustifica anche il divieto per i familiari di presentarsi ai colloqui indossando qualunque capo marchiato o griffato, perché anche i loghi potrebbero contenere un messaggio. Per lo stesso motivo, proibite le etichette sulle bottiglie d’acqua.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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