I silenzi del Pd di Marano su tutto ciò che accade in città e al Comune. Nemmeno ai tempi di Perrotta c’era tanto appiattimento sul sindaco

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Nemmeno ai tempi di Salvatore Perrotta e di Mario Cavallo (sindaco di destra alleato con parte della sinistra) si era visto un Pd così appiattito sulle posizioni di un primo cittadino. Dall’insediamento di Rodolfo Visconti, l’unico partito della coalizione a sostegno del sindaco non ha praticamente toccato palla. Sulla giunta, in avvio di consiliatura, ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco quando Visconti decise di assegnare al compianto Ettore Amore deleghe (sport, periferie e commercio) ritenute dai più di poco conto.

Poi, con la scomparsa di Amore e dopo mille fibrillazioni con il primo cittadino (cinque consiglieri del Pd dovettero sottoscrivere un documento), il Pd è riuscito a strappare qualcosina in più con la nomina di Salvatore Perrotta, ma “a botte di fischi e pernacchie”..

La locale sezione, da tempo diretta da un triumvirato, non ha battuto ciglio sulle tante polemiche esplose nei giorni scorsi: il caso De Nigris (soltanto un intervento ultra tecnico in aula di Di Luccio), sulle questioni relative ai tre sovraordinati, Campanile, Covino e Flores (non ancora sbarcata a Marano), sulla scelta di affidare l’importante delega di vicesindaco a Taglialatela, democratico sì ma che nulla ha mai avuto a che spartire con il circolo locale e profondamente legato alla sua Giugliano.

Nulla da dire nemmeno sulla segretaria generale, a più riprese criticata anche dai suoi consiglieri e niente di niente su tutto il resto: l’esternalizzazione del servizio tributi, la scelta di inviare le bollette, anche quelle dell’anno in corso, in una sola annualità, sulla questione dei rifiuti (siamo al 40 per cento di differenziata) e dell’isola ecologica, né tanto meno su questioni delicate come il nuovo piano urbanistico e le lottizzazioni edilizie.

Nulla di nulla, insomma. Il Pd non ha un pensiero in proposito? Non ha idee per lo sviluppo urbanistico della città? Non mette bocca nelle scelte, giuste o sbagliate che siano del sindaco? E per quale ragione? Non ne ha le capacità, non ne sente la necessità e urgenza o semplicemente perché non vuole disturbare il manovratore? Diranno che loro ragionano al loro interno. Noi rispondiamo che un partito (serio) esterna (ogni tanto) anche le sue riflessioni alla comunità e agli organi di stampa.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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