Mugnano, l’ombra del racket sui lavori per il rafforzamento della rete elettrica. Due malviventi hanno “avvicinato” gli operai di una ditta. Sui cantieri presenti le guardie giurate

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I lavori di scavo per il potenziamento delle linee elettriche sarebbero finiti nel mirino di malavitosi. Gli interventi, per la posa dei cavi, sono a carico dell’Enel ma vengono eseguiti da ditte che lavorano in subappalto. Un inquietante episodio è stato denunciato pochi giorni fa ai carabinieri. Due uomini, infatti, si sono presentati sul cantiere di via Di Vittorio e, con fare minaccioso, hanno chiesto di poter parlare con il titolare della ditta. I due – secondo il racconto degli operai – non sarebbero ricorsi a giri di parole. “Qui comandiamo noi, dite al vostro datore di lavoro di farsi trovare la prossima volta”. I malviventi non hanno quantificato la richiesta estorsiva e si sono poi dileguati per le strade a ridosso tra Mugnano e Marano. L’azienda, destinataria dell’avvertimento, ha sospeso i lavori per alcuni giorni, poi ripresi  all’indomani della denuncia depositata presso la caserma dei militari dell’Arma. I carabinieri di Marano e Mugnano hanno intensificato i controlli nelle zone dei cantieri, mentre la ditta – quella avvicinata dai camorristi – ha deciso di abbandonare il campo. Al suo posto, da qualche giorno, c’è infatti una nuova impresa che, per tutelare i propri operai, si è avvalsa del supporto di un’agenzia di sicurezza privata.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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