La morte di Salvatore Arciello e la ricostruzione di una notte assurda e maledetta. “Prima della tragedia il camion si era scontrato con un’auto”

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Travolto e schiacciato dall’autocompattatore su cui lavorava. E’ morto così Salvatore Arciello, 32 anni, operatore ecologico della ditta Tekra, concessionaria dell’appalto per la rimozione dei rifiuti sul territorio cittadino. La tragedia si è consumata nella notte tra domenica e lunedì, intorno alle 4, in via De Curtis. Arciello, sposato e padre di due figli, sarebbe scivolato sotto il camion proprio nel momento in cui l’autista, amico e collega di lunga data, procedeva a marcia indietro. La dinamica dell’incidente è tuttora al vaglio dei carabinieri della compagnia di via Nuvoletta, diretta dal capitano Gabriele Lo Conte. Non è ancora chiaro se Salvatore, in servizio da diversi anni nel cantiere di Marano, sia inciampato sull’asfalto o se sia scivolato da una delle pedane installate nella parte posteriore dell’automezzo.

L’autocompattatore è stato sequestrato su ordine del pm del tribunale Napoli nord e, già a partire dalle prossime ore, saranno eseguite le perizie tecniche che dovranno sciogliere gli ultimi dubbi. L’esame autoptico sul corpo dell’operaio sarà effettuato tra domani e giovedì.

L’autista del mezzo, intanto, è indagato a piede libero per omicidio colposo. Agli inquirenti, assistito da un legale, l’avvocato Rosario Pezzella, ha raccontato la sua versione dei fatti. Salvatore, secondo la sua ricostruzione, si sarebbe aggrappato alla parte posteriore del camion, senza però salire sulle pedane collegate ai sensori in dotazioni all’automezzo. Un sistema di sicurezza che segnala la discesa del lavoratore e che blocca – in automatico – la corsa del compattatore.

Arciello, che era in servizio anche con un altro dipendente della ditta Tekra, anch’egli addetto alla raccolta dei rifiuti, è spirato pochi secondi dopo il tremendo impatto.

Una notte, quella di ieri, che nessuno dimenticherà. Una tragedia assurda che ha portato via un giovane di soli 32 anni, preceduta da un altro incidente. L’autocompattatore sequestrato ieri mattina, prima di giungere in via De Curtis, luogo dove si è poi consumato il dramma, si era scontrato con un’autovettura.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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