Gentile direttore, quello che sta accadendo sulla questione dei rimborsi per gli scrutatori e presidenti di seggio ha dell’incredibile. Pochi giorni fa mi sono recato al Comune, seguendo le indicazioni contenute in un avviso diramato dall’ente sul proprio sito istituzionale, e ho protocollato la domanda richiesta che, al pari di altre, dovranno finire al vaglio dell’Osl.

“E’ tutto ok”, questa l’espressione utilizzata dai dipendenti del settore protocollo. Dopo pochi giorni, attraverso un amico che ha formalizzato analoga domanda nella giornata di ieri, ho appreso che la procedura avallata per me e centinaia di altri poveri scrutatori è incompleta: occorre infatti inserire anche il verbale delle operazioni dell’ufficio elettorale sezione elettorale in cui si è prestato servizio. Verbale da ritirare presso l’ufficio elettorale. Chi non lo ha fatto in precedenza, dicono dagli uffici, sarà contattato dagli uffici per riformulare la domanda. Ho fatto stamani ulteriori verifiche e gli uffici in questione, protocollo ed elettorale, hanno confermato che queste sono le ultimi indicazioni fornite ai dipendenti.

A sei mesi dall’avvenuto espletamento delle mie funzioni in qualità di scrutatore, non solo non ho ancora percepito il dovuto, poche centinaia di euro che il sindaco Visconti avrebbe potuto liquidare prima del 31 dicembre, come Ella ha a più riprese evidenziato nei suoi scritti, ma ora dovrò riformulare pure la domanda. E tutto questo perché non c’è uno straccio di comunicazione istituzionale, un raccordo tra uffici, Osl e amministratori comunali. Marano abbandonata a se stessa è gestita da una classe politica, maggioranza e opposizione, perlopiù inetta. Come non essere d’accordo con lei: con i commissari, con tutti i loro limiti, era ben altra musica. Almeno le informazioni venivano veicolate celermente e in modo corretto”.

Luigi (Marano)

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