Mercato ortofrutticolo Marano, dopo la decisione del Consiglio di Stato ci sono già i primi sconfitti: i politicanti che avevano insultato i commissari

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Indipendentemente da come finirà la querelle sul mercato ortofrutticolo, chiuso da oltre otto mesi per effetto di un’ordinanza dei vecchi commissari, ci sono già i primi sconfitti. Perdenti che rispondono ai nomi di quei politici che in consiglio comunale, a più riprese, hanno criticato aspramente i commissari, rei di aver avallato ordinanze illegittime o mal costruite.

Quelle ordinanze di chiusura, basate su alcuni presupposti (norme di sicurezza non rispettate e illegittima occupazione degli stand comunali) hanno invece resistito a due pronunce dei tribunali amministrativi: Tar e Consiglio di Stato.

Ora che il mercato debba riaprire in tempi consoni lo auspichiamo tutti. Ma la riapertura deve avvenire (e non si può fare altrimenti) attraverso procedure che siano legali, legittime e trasparenti. Procedure che richiedono i loro tempi.

L’amministrazione comunale ha il diritto-dovere di individuare quali procedure siano le più consone ed efficaci, ma tutto ciò – lo ribadiamo – deve essere fatto nell’alveo dell’assoluta legalità.

Intanto la politica politicante, o meglio qualche consigliere in odor di proposte border line e coloro (tra loro anche i lacché mediatici) che hanno pesantemente attaccato (su questo fronte) gli ex commissari, farebbero bene a dimettersi seduta stante. Per il bene della comunità. Di figuracce ne hanno già fatte troppe.

 

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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