Marano, 10 mila pratiche di condono in giacenza e 4 mila famiglie di evasori dei canoni idrici. I soldi per salvare il Comune ci sono, ma l’ente non si muove

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Circa 10 mila pratiche di condono in giacenza e quattro mila famiglie di evasori totali dei canoni idrici. Se il Comune (lo si scrive da anni) si fosse dato e si desse una mossa su questi due fronti, non solo non sarebbe mai andato in default ma ne uscirebbe nell’arco di un paio d’anni al massimo.

Sotto i riflettori dell’Ente ci sono gli incartamenti dei condoni degli anni 1985, 1994 (con i paletti sulle volumetrie “fissati” dalla Cassazione) e 2003 e i bollettini utilizzati dagli utenti per pagare gli oneri richiesti, alcuni dei quali risultati contraffatti o contenenti anomalie finite al vaglio – durante la gestione commissariale – degli uffici comunali e dei carabinieri della locale Compagnia. Quelle pratiche, al netto dei controlli (che mai saranno realmente ultimati), potrebbero far incamerare risorse per almeno 8-9 milioni di euro.

Tantissimi milioni potrebbero arrivare, poi, dagli evasori dei canoni idrici, contro i quali sono solo state annunciate misure mai realmente adottate. I vigili sono pochi, l’ufficio tributi non ce la fa, il bando per individuare una società esterna è finito in naftalina. Insomma ogni volta c’è un problema.

Per quanto concerne la vicenda condono, l’intera procedura per verificare faldoni, documenti e istanze è ferma da oltre un anno e mezzo, così come l’iter per l’individuazione di un gruppo di esperti (geometri, architetti e ingegneri) a cui affidare l’incarico di vagliare le pratiche. Eppure l’avviso pubblico dell’Ente era stato diramato nell’aprile del 2018, alcuni mesi dopo la scoperta di non poche anomalie sul fronte delle pratiche di condono e dei relativi incassi. Tutto finì all’attenzione dei carabinieri della locale Compagnia e il Comune annunciò verifiche a tappeto. In realtà, da allora, siamo a poco più di 300 pratiche esaminate sulle circa 10 mila in giacenza. Non tutto potrà essere avallato dagli uffici: la Cassazione è stata chiara sul rispetto dei limiti volumetrici e sulla possibilità di accoglimento delle istanze. Ma se anche non fossero 10 mila le pratiche condonabili, ci troveremmo comunque di fronte a un numero elevatissimo.

L’ente cittadino ha già esaminato i curricula dei professionisti incaricati di verificare le istanze e che hanno risposto al bando. Sono stati anche individuati i prescelti, che non devono essere titolari di istanze di condono già presentate al Comune di Marano. Anche quella selezione, però, è finita nel dimenticatoio. Per il vicesindaco Francesco Taglialatela, con delega all’Urbanistica, “l’iter sarà ripreso al più presto” (ma lo disse due mesi fa), ma non è ancora chiaro quando il tutto avverrà e si procederà – per agevolare il lavoro degli uffici – anche con le autocertificazioni. I controlli dovevano essere estesi anche ad altri atti amministrativi: licenze edilizie, permessi di costruire, senza tralasciare le polizze fideiussorie richieste dagli uffici comunali per autorizzare i privati al pagamento dilazionato degli oneri richiesti. Una montagna di documenti, insomma. Poco più di 24 mila, secondo i dati forniti a suo tempo dai settori Urbanistica ed Economico-Finanziario.

Durante la gestione dei commissari furono fissati anche altri paletti: fu deciso infatti che non sarebbe stato più consentito di rilasciare nulla osta, licenze e permessi se l’utente non avesse prima versato l’intero importo degli oneri previsti. Come dire: prima i soldi e poi la licenza o il permesso per avviare i lavori. Una svolta per il comune di Marano, dove fino a pochi mesi fa era in uso concedere autorizzazioni anche anche a coloro che avevano pagato solo le prime rate. Le voci di dentro al municipio hanno spesso riferito di operazioni poco chiare sul fronte dell’incameramento degli oneri concessori, dei diritti per le oblazioni e per i danni ambientali. A beneficiare di sconti cospicui, spesso frutto di manovre truffaldine, sarebbero stati soprattutto i grandi palazzinari della città.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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