Lettera aperta al sindaco Visconti: “Caro sindaco, a Marano è accaduto questo durante la gestione commissariale. Prima di criticare dovresti ottenere prima analoghi risultati”

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Caro sindaco, ti do del tu, come abbiamo sempre fatto, anche se tu da qualche tempo “preferisci”utilizzare il “lei”, perché non hai gradito un articolo con il quale, facendo il nostro dovere di giornalisti, abbiamo “osato” scrivere che tuo suocero è indagato in una vicenda che attiene al Comune di Giugliano, ente a te molto caro.

Caro sindaco, te la sei presa ma noi (inteso come giornale) pensiamo di non aver scritto nulla di trascendentale e che il diritto di cronaca (sancito dalla Costituzione italiana che tu ben conosci) valga sempre, anche in questi casi.

Caro sindaco, nelle tue linee programmatiche, dai più ritenute superficiali, hai palesemente criticato l’operato dei vecchi commissari, asserendo che c’è stata una grave scollatura tra la città e i rappresentanti inviati dal Ministero dell’Interno a seguito di uno scioglimento per camorra.

Caro sindaco, siamo stati i primi a criticare i commissari, uno dei quattro in particolare, poi cacciato dal Comune. Sappiamo bene cosa hanno combinato di buono e in cosa hanno sbagliato. Tra le cose buone fatte, caro sindaco, va annoverato il distacco della fornitura idrica ai grandi morosi della città: gente con cognomi altisonanti mai toccata in precedenza. Né dal tuo partito, né dalla sinistra estrema (che a te tanto piace) né dalla destra.

Caro sindaco, i commissari (quelli più operativi) sono riusciti a recuperare la bellezza di un milione e passa euro dai morosi dei canoni idrici. Un milione, capisci? E allora, prima di criticarli, sarebbe il caso che tu ottenessi prima simili risultati.

Caro sindaco, ma lo sapevi che tra coloro che nemmeno avevano un contatore idrico figurava anche il locale distretto sanitario? E sapevi che, grazie a un nostro articolo-denuncia, i commissari (e i dirigenti dell’epoca) si attivarono per installarlo e recuperare quanto evaso dall’Asl?

Scommettiamo che non lo sapevi, caro sindaco, poiché pochi tra i tuoi collaboratori hanno le necessarie conoscenze del territorio e in pochi, forse nessuno, conosce la storia di alcuni procedimenti amministrativi. E scommettiamo, caro sindaco, che non sai che l’Asl – nonostante la sanzione comminata dai tuoi uffici – non ha ancora ottemperato al pagamento e che niente è stato più messo in atto. E chissà se qualcosa è stato fatto con il Comune di Quarto, che dovrebbe pagarci per l’acqua consumata per decenni (a danno del comune di Marano) dai residenti di via Cupa Orlando, ubicata nel comune flegreo.

Caro sindaco, sono tante le cose che potremmo dirti e scriverti: sul cimitero, sugli abusi edilizi, sul condono, sulle strade (rifatte proprio dai commissari, non dalla tua giunta), sui rifiuti, sulla differenziata al 30 per cento, sull’isola ecologica, sulle 4 mila famiglie sprovviste di contratto idrico, sul mancato turn over negli uffici comunali. Cose di cui, forse, hai letto in qualche nostro articolo.

Preferiamo, caro sindaco, non tediarti oltre. Ti abbiamo scritto solo per dirti che, prima di addossare colpe ai commissari (che non sono stati per niente perfetti sia chiaro), dovresti quanto meno portare a casa qualche risultato. Risultati che non siano di carattere emergenziale (vedi la vicenda di via Marano-Pianura), ma strutturali: acqua, differenziata, condono, sgomberi, Pip, abusi e quant’altro. Ultimo consiglio, caro sindaco: sii più umile, la stampa non ti vuole male, vuole solo spronarti e aiutarti affinché tu possa dare un taglio alle politiche del passato. Non ti crucciare se ogni tanto “sfrocoliamo”, sollecitiamo, denunciamo. Lo facciamo per amore del territorio e dell’ente che tu amministri.

Cordiali saluti

La Redazione

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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