Marco Di Lauro resta in silenzio: scena muta davanti al giudice

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Si è avvalso della facoltà di non rispondere Marco Di Lauro, nel corso dell’interrogatorio davanti al Gip di Napoli Pietro Carola, nel carcere napoletano di Secondigliano, dove è stato chiuso dopo il suo arresto avvenuto sabato scorso a Chiaiano, al termine di una operazione interforze di carabinieri, polizia di Stato e Guardia di Finanza.

Assistito dagli avvocati Carlo e Gennaro Pecoraro, il giudice gli ha contestato l’ipotesi di reato di associazione di stampo mafioso finalizzata al traffico di stupefacenti che avrebbe commesso a cavallo tra gli anni 2007-2008.

Poco prima dell’incontro con il giudice, l’avvocato Pecoraro ha illustrato al boss le sue pendenze giudiziarie: Di Lauro è apparso poco al corrente degli addebiti che gli sarebbero stati contestati di lì a poco dall’autorità giudiziaria.

Domani nuovo interrogatorio, questa volta davanti al Gip Marco Carbone, in merito a una seconda contestazione, sempre relativamente alla stessa ipotesi di reato, ma per un periodo più esteso.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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